Piersanti Mattarella. Una strada per lui vicina al tribunale

A 44 anni dall’omicidio a Palermo, Palazzo Vecchio intitola una via al fratello del nostro Presidente della Repubblica.

Piersanti Mattarella. Una strada per lui vicina al tribunale

Piersanti Mattarella. Una strada per lui vicina al tribunale

FIRENZE

Era il 6 gennaio 1980 quando, a Palermo, Piersanti Mattarella venne ucciso in un attentato terroristico di matrice politico-mafiosa. A distanza di 44 anni Firenze dedicherà una via accanto al palazzo che ospita il tribunale. Un modo per ricordare, ha annunciato il sindaco Dario Nardella, l’ex presidente della Regione Sicilia e fratello dell’attuale presidente della Repubblica. L’iter è partito con una mozione del gruppo Pd, poi approvata dal Consiglio comunale a fine 2021: la mozione fu votata favorevolmente da 22 consiglieri, solo il capogruppo di Fdi Alessandro Draghi scelse per la via del non voto. Adesso il percorso è completato. "Mattarella è una figura simbolo della lotta delle istituzioni democratiche contro Cosa Nostra ed ha pagato col sangue il suo coraggio – hanno sottolineato Nardella e l’assessora alla toponomastica e alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani -. Fu vittima di un perverso intreccio tra criminalità organizzata e politica corrotta che in lui, amministratore integerrimo, vedevano un nemico tenace". "Il 27 maggio 1993 la strage di via dei Georgofili inaugurò la stagione delle bombe mafiose contro i monumenti - hanno aggiunto il sindaco Nardella e l’assessora Giuliani -. Nessun fiorentino potrà mai dimenticare quell’attentato. E tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata. Ricordando Piersanti Mattarella vogliamo onorare uno dei politici italiani che maggiormente si è distinto per aver portato avanti la cultura della legalità e rimarcare la ferma volontà di contrasto a tutte le mafie da parte dell’amministrazione". Stavolta anche le opposizioni non hanno avuto da ridire. Per il capogruppo della Lega Federico Bussolin "è un bel modo di ricordare Piersanti Mattarella nel giorno del suo assassinio. Dobbiamo rendere onore a chi sapeva di rischiare: Mattarella così come Livatino, Falcone e Borsellino, figure eroiche che Firenze deve omaggiare sempre". Ha detto di non aver "nulla in contrario" anche Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune, mentre Draghi ha così commentato: "Come vice presidente della commissione toponomastica sono d’accordo. Ricordo però che è stato il Pd ad ‘ingarbugliarsi’ dietro al regolamento". Il riferimento è alla decisione passata di inserire l’equilibrio di genere anche nell’intitolazione di targhe e strade, visto che fino ad allora poche strade erano state intitolate a donne: "Da allora – ha spiegato Draghi – due strade su tre sono dedicate a donne. Giovedì in commissione ho votato anche a favore di un atto di Iv che chiedeva una via a Rosario Livatino".

Niccolò Gramigni