GIOVANNI BALLERINI
Cronaca

Pinocchio Jazz festival. Sulle orme di Lacy e dei Blend3

Si ricomincia sabato alle 21.45 con il progetto del sassofonista Roberto Ottaviano. Il 25 gennaio toccherà al trio di Grossi mentre il primo febbraio è la volta di Sade Mangiaracina.

I Blend3, lla formazione guidata dal contrabbassista Andrea Grossi

I Blend3, lla formazione guidata dal contrabbassista Andrea Grossi

Pinocchio suona il Jazz da trenta anni. Dopo la pausa delle feste, la casa del jazz a Firenze riparte con l’edizione da tripla XXX della rassegna a cura di Costanza Nocentini e Daniele Sordi, che porterà in città in 12 concerti, fino alla prossima primavera ancora grandi nomi, giovani emergenti e tanti progetti inediti del sound afro americano. Da Ottaviano a Fabrizio Sferra, da Aruan Ortiz ai Dinamitri Jazz Folklore, c’è un cartellone tutto da scoprire.

Si parte sabato alle 21,45 con Lacy in the sky with Diamods, in collaborazione anche con il Metastasio Jazz di Prato. Stiamo parlando del nuovo progetto del sassofonista e compositore barese Roberto Ottaviano, neo-eletto presidente della Federazione italiana del Jazz che, con Danilo Gallo al basso e Ferdinando Faraò alle percussioni, firma un avvincente omaggio a Steve Lacy, di cui recentemente ricorreva il ventennale dalla scomparsa. Il live prende le mosse dall’omonimo album pubblicato recentemente da Clean Feed Records.

"Lacy è stato uno degli ultimi jazzisti mosso da un’autentica curiosità nel costruire un mondo non autoreferenziale" afferma il trio, che parte proprio da questo concetto per incendiare il disco e il live di intensità e slancio, facendo suoi alcuni brani del leggendario sassofonista newyorkese e creandone altri nuovi di zecca improvvisando sullo slancio di questa indovinata e avvolgente trasfigurazione visionaria di note che si sviluppano attingendo a una tavolozza espressiva in continua e avvincente trasformazione.

Sabato 25 gennaio spazio a Blend3, la formazione guidata dal contrabbassista Andrea Grossi, che unisce tre giovani protagonisti del nuovo jazz italiano, come il sassofonista Manuel Caliumi e il chitarrista Michele Bonifati, che nel 2024 ha vinto il Top Jazz, inserendosi nel terzetto dei migliori musicisti dell’anno. I tre sono ricercatori di nuovi linguaggi espressivi ed esaltano dal vivo il loro approccio libero e tecnicamente maturo sul piano compositivo e improvvisativo.

Sabato 1 febbraio sale alla ribalta del club di Viale Giannotti la vulcanica pianista siciliana Sade Mangiaracina, che presenterà in trio il suo "Prayers", pubblicato per la Tuk records, la scuderia discografica di Paolo Fresu. Ingresso riservato ai soci Arci e Uisp, gratuito per gli under 25.

Giovanni Ballerini