BARBARA BERTI
Cronaca

Pioggia di denunce penali a chi parla male dei vigili

Un post per una multa presa a causa della pulizia strade accende il ’dibattito’. Poi un centinaio di commenti, sopra le righe, contro la polizia municipale

di Barbara Berti

Da una multa per non aver rispettato l’obbligo della pulizia strada a una denuncia penale, nel mezzo parole forti, troppo, scritte sui social, con accuse e non solo nei confronti dei vigili urbani. E’ accaduto a Campi, dove la polizia municipale ha denunciato alla Procura della Repubblica di Firenze un numero, oggi imprecisato, di cittadini ai sensi degli articoli 341 bis e 342 del Codice penale, ovvero quelli relativi a oltraggio a pubblico ufficiale e oltraggio a corpo amministrativo.

Il 18 maggio sono iniziate le notifiche dei provvedimenti da parte del nucleo di polizia giudiziaria che fa capo al Comando di piazza Dante. Tutto è partito dal post di una cittadina, pubblicato lo scorso aprile sul gruppo facebook "Abitanti di Campi Bisenzio". Un post che ha immediatamente acceso la discussione, anzi l’ha infiammata visto che sono seguiti cento commenti, ad opera di circa 4050 persone.

L’autrice del post (che è stato poi rimosso il 18 maggio, primo giorno di notifica dei provvedimenti) lamentava un comportamento della pattuglia ’poco tollerante’ per una multa che le avevano inflitto causa pulizia strada. Lei è stata denunciata per istigazione a disobbedire alle leggi, in base all’articolo 415 del Codice penale. Poi, i vari "leoni da tastiera", con i loro commenti, in alcuni casi sono andati sopra le righe evidenziando, in particolare l’operato in svariate occasioni, di una agente definita "ricciola" (per i capelli evidentemente) e della municipale in generale.

Il Corpo della municipale evidentemente si è sentito offeso e ha deciso di agire per vie legali. "I fascicoli sono già depositati in Procura quindi non è più possibile fare niente – commenta la consigliera Maria Serena Quercioli di ‘Liberi di Cambiare’ – . Resta da capire perché l’assessore alla Sicurezza Nucciotti che professa sempre il dialogo e l’essere a disposizione dei cittadini e chiede la vicinanza alla polizia municipale, come nel caso della ‘quasi rissa’ in piazza Gramsci, non sia intervenuto prima della notifica delle denunce, anche per chiedere spiegazioni e tentare una mediazione fra cittadini e polizia municipale. L’assessore era a conoscenza di questa indagine in corso?". Secondo Quercioli è poi "significativo il fatto che il personale della municipale dedica ore lavorative non per indagare sullo spaccio che avviene alla luce del sole, proprio sotto le finestre del Comune, ma per ‘setacciare’ le pagine social e i profili dei cittadini alla ricerca di qualsiasi elemento utile a una denuncia".