Piombino, acciaieria e polo siderurgico. Intesa per le aree demaniali

L’accordo tra Metinvest Adria e Jsw. A settembre dovrà essere stilato il piano con tutti i dettagli

Piombino, acciaieria e polo siderurgico. Intesa per le aree demaniali

L’intesa riguarda anche le concessioni delle banchine del porto

Polo siderurgico e nuova acciaieria da due miliardi di euro: decisivo settembre. L’accordo tra Metinvest Adria e Jsw per la suddivisione delle aree industriali è raggiunto, ma tutto dovrà essere ’messo a terra’ dall’Accordo di programma che stabilisce nei dettagli il futuro per il polo siderurgico di Piombino. E in questo accordo c’è una partita importante che riguarda le aree demaniali del porto e le banchine. Metinvest e Danieli hanno spiegato che sono pronte a partire con i cantieri per realizzare forno elettrico e acciaieria. Jsw, con il vicepresidente Marco Carrai, afferma di non avere problemi a firmare subito, ma a Piombino, visti i precedenti, c’è la consapevolezza che serve l’accordo al Ministero per evitare nuovi rinvii. I sindacati chiedono concretezza. "Nei prossimi anni in Italia ed in Europa ci sarà sempre più bisogno di una moderna siderurgia ed infatti si stanno susseguendo tavoli ministeriali proprio per salvaguardare, tutelare e rilanciare il settore dell’automotive e quello siderurgico". Così Vincenzo Renda della segreteria Toscana Uilm. "L’Europa si sta attivando con strumenti come il Cbam che entrerà in vigore da gennaio 2026 provocando forti cambiamenti nel mondo della siderurgia, trattandosi di una vera e propria tassa sul carbonio imposta sui prodotti importati dai quei Paesi fuori dell’UE che possiedono regolamentazioni climatiche meno rigide dell’Europa. Piombino con un nuovo forno elettrico potrà avere ottime proospettive, anzi è fondamentale per tutta l’indiustria nazionale andare avanti".

"Il progetto di Metinvest – spiega Pablo Cinci presidente dell’associazione Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino – è all’avanguardia dei nuovi standard di sostenibilità, ma soprattutto ben si posiziona nel filone della neutralità climatica, obiettivo, come noto, stabilito dalla Comunità Europea. Infatti, giova ricordare che, a far data dal 2030 (ovvero tra soli 6 anni), le emissioni climalteranti dovranno essere ridotte del 55%, mentre, entro il 2050, dovranno essere azzerate. Ciò premesso, appare evidente che siamo in un particolare momento storico per la siderurgia italiana ed europea, in cui stanno cambiando le strutture di produzione dell’acciaio, sia in relazione al processo di decarbonizzazione, che per il progressivo mutamento della domanda".

"E’ necessario – conclude Cinci – che le istituzioni collaborino appieno in questa direzione, rimuovendo qualsiasi divisione politica. L’oggetto del contendere, come noto, sono le aree demaniali ad uso industriale non più nella disponibilità di Jsw, ma su cui insistono alcuni impianti, ormai (purtroppo) fuori servizio da lungo periodo. Regione, Comune di Piombino, ma soprattutto il Governo nazionale, devono intervenire senza indugio, dando seguito alle dichiarazioni di intenti, usando tutti gli strumenti di persuasione a disposizione, affinché Jsw sottoscriva l’accordo per l’abbandono delle aree in favore di Metinvest-Danieli e si dia seguito alla stipula di accordi per la salvaguardia dei posti di lavoro, avviando rapidamente l’investimento per la nuova acciaieria".

Maila Papi