LORENZO OTTANELLI
Cronaca

Pirandello Pulp alla Pergola: "Il più grande del Novecento"

Massimo Dapporto e Fabio Troiano diretti da Gioele Dix interpretano il testo di di Edoardo Erba

Massimo Dapporto e Fabio Troiano in ’Pirandello Pulp’

Massimo Dapporto e Fabio Troiano in ’Pirandello Pulp’

In scena c’è il regista Maurizio che sta preparando ‘Il giuoco delle parti’ di Pirandello, insieme al tecnico delle luci Carmine, che non sa niente di teatro. È ‘Pirandello Pulp’ di Edoardo Erba, diretto da Gioele Dix e interpretato da Massimo Dapporto e Fabio Troiano, in scena da domani a domenica (ore 21 e domenica ore 16) al Teatro della Pergola. "Confido molto in Firenze – dice Massimo Dapporto – perché il pubblico della Pergola è uno dei più preparati. Qui ho fatto ‘La coscienza di Zeno’ e sono legato al camerino che fu di mio padre, nel quale oggi entro come protagonista".

Dapporto, perché questo Pirandello è pulp? "Perché il tecnico delle luci è un personaggio strano, a digiuno di teatro, non sa chi sia Pirandello e stravolge il copione, assecondato dal regista. Il linguaggio diventa popolare, quasi a metà tra Pasolini e Pirandello. E alla fine c’è un colpo di scena".

Com’è interpretare un regista in veste d’attore? "Avrei potuto vendicarmi sui registi (ride, ndr). E ne ho anche incontrati di simili. È un personaggio che amo, talvolta recita da vecchio trombone per spiegare Pirandello all’elettricista. Edoardo Erba ha scritto delle battute eleganti, senza scadere nella volgarità".

Quanto è attuale Pirandello e il suo umorismo? "Pirandello è sempre attuale. È il più grande del Novecento in Italia. Nello spettacolo, lo attacco come prolisso, ma Erba lo fa per riconoscenza. Tentiamo di distruggerlo per farlo diventare pulp, ma soprattutto per mostrarne le qualità".

Chi sono oggi i migliori drammaturghi? "In Italia Edoardo Erba. Poi, David Mamet e Florian Zeller. Mi piace molto Stefano Massini. Ho interpretato anche un suo lavoro, ‘Cosmologia’".

Lei è da sempre sul palco, tra teatro, televisione e cinema. Quali i progetti che l’hanno cambiata? "In teatro ‘La coscienza di Zeno’, per la tv ‘Amico mio’ e ‘Giovanni Falcone’, per il cinema ‘La famiglia’ di Ettore Scola e ‘Mignon è partita’ di Francesca Archibugi, con cui ho vinto il David di Donatello".

Com’è stata l’esperienza su Falcone, per il quale è stato candidato agli Emmy? "Bella e toccante. Il mese che abbiamo girato a Palermo, con i fratelli Frazzi alla direzione, mi sono reso conto di quello che ha significato per me. Davanti al monumento di Capaci mi sono commosso".

Lei è anche la voce di Buzz Lightyear in ‘Toy Story’. "Essere scelto per un film Disney è un regalo. È stato una soddisfazione vederlo a prodotto finito. Per strada le persone mi chiedevano l’autografo, come Buzz Lightyear e non come Dapporto".

Nel cast c’era Fabrizio Frizzi. Com’era? "Sempre pronto a sorridere. Ci conoscevamo, ma ci siamo frequentati poco a causa del lavoro. È un’amicizia mancata, perché potevamo coltivarla solo quando eravamo insieme".