EMANUELE BALDI
Cronaca

Investito dal pirata sul monopattino: grave anziano

Firenze, commercialista 80enne all’ospedale per un edema cerebrale. Lo scontro sul marciapiede. Il guidatore viaggiava alla massima velocità

Immagine d’archivio sull’uso pericoloso del monopattino

Immagine d’archivio sull’uso pericoloso del monopattino

Firenze, 13 giugno 2021 - "Quel pirata ha scaraventato sull’asfalto mio marito ed è scappato via sul suo monopattino. Lasciare per terra un uomo di 83 anni... non ho parole". Sembra fuori pericolo ma le condizioni dell’uomo travolto a Firenze giovedì pomeriggio nella centralissima via Lamarmora, restano gravi. L’ottantenne, un commercialista molto noto in città, aveva appena parcheggiato la sua auto in garage per rincasare. Non ha fatto in tempo però a mettere piede sul marciapiede che un bolide a rotelle lo ha travolto facendogli perdere l’equilibrio. L’uomo è andato giù sbattendo la testa e facendo appena in tempo a scorgere in lontananza il ’pirata’ del monopattino che a gran velocità si allontanava. Sul momento solo un grosso spavento, una brutta caduta e tanta incredulità: l’uomo, che ha una bella fibra, si è rialzato ed è rientrato in casa senza neanche avvertire la moglie, in quel momento fuori Firenze in una tenuta di famiglia, per non farla preoccupare.

Solo il mattino seguente quando l’anziano raggiunge il suo studio che le cose precipitano. "I suoi collaboratori mi hanno detto che si è sentito male all’improvviso" racconta la moglie ancora sconvolta. "I ragazzi dello studio di sono subito accorti della gravità della situazione: mio marito ha avuto un’improvvisa crisi epilettica e non riusciva più a parlare. Poi ha perso i sensi". Poi la corsa in ospedale, la grande paura di non arrrivare in tempo. In un primo momento le condizioni dell’anziano sembravano: un grosso ematoma alla testa e il cuore, già colpito da un infarto, in pericolo. Passano le ore e le sue consdizioni per fortuna si stabilizzano.

"Ho parlato con i medici – spiega ancora la moglie – e sembra che l’ematona possa riassorbirsi da solo. In caso contrario sarà necessario un intervento".

La rabbia, tosta e vera, resta. "Tante di queste persone che corrono con monopattini sono un pericolo per tutti – aggiunge la donna – io stessa l’altro giorno per poco non sono stata travolta davanti alla porta di casa. Chiunque abbia visto qualcosa parli, voglio trovare chi ha fatto questo a mio marito. Le telecamere? Mia figlia è stata dai vigili ma si è sentita rispondere che per visionare i filmati è necessaria la denuncia della vittima. Peccato sia in un letto di ospedale....". Il dibattito sui monopattini torna così drammaticamente di attualità. Come regolarli visto che non hanno targa? Come identificare e dare regole precise a chi ci viaggia? Proprio a Firenze nei mesi scorsi il sindaco Dario Nardella si è visto bocciare dal Tar un’ordinanza che imponeva l’obbligo del casco sul monopattino elettrico.