FIRENZE
Il consiglio regionale della Toscana ha approvato la modifica della legge regionale 9 del 2006 che fa slittare l’obbligo di svuotamento dell’acqua delle piscine private a uso pubblico a ogni tre anni e non ogni anno. Una decisione che soddisfa Confagricoltura Toscana, come conferma il presidente dell’associazione Marco Neri. "Chiaramente – rassicura – l’acqua delle piscine resterà pulita e quindici giorni prima dell’apertura al pubblico dovrà essere controllata. Per gli agriturismi toscani l’esperienza dell’ospite, strettamente legata alla natura, è una priorità: quello che cambia è un’enorme riduzione degli sprechi idrici e dei costi derivanti, mantenendo comunque gli standard igienici dettati dalla legge. Ringraziamo la vicepresidente Saccardi, che ha presentato la proposta, e le associazioni di categoria, che hanno portato avanti questo progetto".
La norma riguarda le piscine di alberghi, campeggi, villaggi turistici o agriturismi: un’innovazione che si è resa necessaria anche alla luce degli effetti del cambiamento climatico e ai sempre più frequenti periodi di siccità, che impongono di salvaguardare il più possibile l’acqua, nonché tenuto conto dei progressi tecnologici che negli anni si sono succeduti e che oggi permettono un monitoraggio costante dei livelli igienici e sanitari delle acque delle piscine.
Per attestare la sicurezza delle acque sarà sufficiente dimostrare che gli esiti delle analisi, che dovranno essere effettuale almeno quindici giorni prima dell’apertura della piscina, rispondano ai parametri previsti dal regolamento regionale. Tuttavia le vasche dovranno comunque essere completamente svuotate almeno una volta ogni tre anni. "La nuova norma – aveva commentato nelle scorse settimane la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi – si tradurrà in una semplificazione per gli agriturismi e per tante altre strutture ricettive, evitando sprechi di acqua in una regione che ha l’orgoglio di fregiarsi di un’agricoltura attenta alla sostenibilità ambientale e che ha sofferto negli ultimi anni di problemi di siccità".
"È un risparmio sia economico che per l’ambiente – dice Andrea Biondi, direttore Confesercenti Grosseto –. Ogni anno assistevamo ad uno spreco d’acqua incredibile che aggrava la già seria problematica della crisi idrica. Proprio per questo Confesercenti, con le altre associazioni di categoria si è attivata da tempo per cambiare la normativa. "Abbiamo lavorato – dice Biondi – per una via di mezzo, che mantenga la salubrità dell’acqua (compresa la parete della piscina perché non ci sia contaminazione da funghi), e diminuisca i costi contenendo gli sprechi. Negli anni abbiamo fatto varie proposte alla Regione. La novità sarà importantissima per le piscine delle strutture ricettive, alberghi e agriturismi in primis, meno per gli stabilimenti balneari che utilizzano spesso acqua di mare per il riempimento".
"Salutiamo con grande soddisfazione il via libera alle modifiche della legge – dice Gabriella Orlando, direttrice Confcommercio Grosseto –. Era una richiesta che Confcommercio Toscana insieme alle altre associazioni di categoria del settore aveva sostenuto con impegno in ragione anche delle più recenti tecniche e attrezzature tecnologiche che oggi consentono alle imprese di mantenere la salubrità delle piscine per un periodo molto più lungo di un anno solare. Ora attendiamo di conoscere il testo definitivo della modifica che sarà varato dall’assemblea legislativa toscana. Ma soprattutto restiamo in attesa dell’adeguamento del regolamento di attuazione. Sarà lì che leggeremo le condizioni connesse alla modifica legislativa".
Davide Costa
Luca Mantiglioni