REDAZIONE FIRENZE

Piscine, oltre la metà riempite con acqua potabile

Lo dicono i dati dell'Autorità Idrica Toscana (Ait), che ha effettuato i controlli nel periodo luglio-agosto

La donna è stata subito soccorsa dal bagnino

Oltre la metà delle piscine in Toscana su cui si sono effettuati controlli sono state riempite con spreco di acqua potabile dell'acquedotto. È quanto risulta dai dati dell'Autorità Idrica Toscana, che ha effettuato i controlli in collaborazione con vari comandi di polizia municipale nel periodo luglio-agosto. E' stato il primo anno dove i controlli sui riempimenti delle piscine sono stati effettuati secondo un programma pianificato da Ait su 30 comuni di zone valutate con scarsa disponibilità di risorsa idrica cioè Lunigiana, Isola d'Elba, Chianti Fiorentino, Chianti Senese, Alta Val di Cecina.

Aree che di solito, nel periodo estivo, soffrono di carenza di acqua potabile. Se per riempire le piscine (invece di utilizzare l'acqua che deve essere chiesta al gestore di zona del servizio idrico) viene usata la stessa acqua che va al rubinetto, il deficit di risorsa idrica aumenta, a discapito degli usi idrici basilari. E' per questo che Ait ha chiesto alle varie Polizie Municipali l'attivazione di controlli a campione, indicando loro le strutture ricettive individuate direttamente da Ait e chiedendo, sempre ai vari comandi dei vigili urbani, di effettuare, secondo loro scelte, i controlli a campione sulle abitazioni private.

Si sono dunque effettuati 65 controlli, di cui 59 presso strutture ricettive (hotel, agriturismi, ecc.) e sei presso abitazioni. Di 65 controlli è stato accertato che 34 utenze (cioè il 52%) hanno utilizzato illecitamente l'acqua dell'acquedotto pubblico per il riempimento delle piscine. Durante i controlli estivi sono stati riscontrati anche 28 casi di utilizzo di acqua proveniente da pozzi privati o da sorgente, per i quali si è verificato se c'è la concessione, 13 casi di mancato svuotamento annuale delle vasche che producono condizioni igieniche non a norma, e in tre casi addirittura la mancata tenuta di autocontrollo degli impianti di depurazione delle piscine stesse. Attualmente, presso l'Autorità idrica, sono pervenuti 21 verbali di contestazione di illeciti (due in Alta Val di Cecina, sette all'Elba, cinque in Lunigiana, sette nel Chianti Senese).