
Piste ciclabili, tra luci e ombre Dall’Oltrarno al Campo di Marte ecco le criticità da risolvere
Firenze, 26 agosto 2023 – La difficile vita dei ciclisti a Firenze. Tra motorini che sfrecciano sulle corsie ciclabili per evitare il traffico e con le auto che le usano come parcheggi. Spesso scolorite o disegnate a ridosso delle strisce blu, il rischio di essere presi in pieno è dietro l’angolo. In uno dei giorni più caldi dell’anno abbiamo provato a fare un test su una corsia ciclabile e su tre piste per verificarne le criticità ma anche i punti di forza. Iniziamo la nostra pedalata dal tracciato che da viale Aleardi arriva in piazza di Porta Romana passando.
L’unico pericolo riscontrato, in una mattinata in cui le auto in circolazione si possono contare sulle dita di una mano, sono appunto gli scooter che, zigzagando tra bus e macchine, strombazzano per poter passare, costringendo così i bikers a manovre improvvise. Altro problema sono gli autobus di linea che spesso e volentieri, in particolare su viale Petrarca, occupano completamente le corsie ciclabili.
E anche in questo caso, per un ciclista, diventa difficile circolare. "Per non parlare di tutto lo smog che sei costretto a respirare – racconta Mario Torini che per scelta "di vita" ha deciso di vendere l’auto e di viaggiare solo in bici – Poi a causa di tutti i problemi in cui ti imbatti attraversando la città a volte sei costretto a imboccare strade secondarie o anche ad andare sui marciapiedi. Lo so che non è consentito, ma è l’unica soluzione per evitare di essere investiti".
Da piazza di Porta al Prato a via Toselli, invece, si impiega un attimo. La pista ciclabile (nuova e ben fatta, nonostante le proteste di molti residenti) in pochi minuti ti collega a San Jacopino e a Novol
i.
Qui però il pericolo è rappresentato dai monopattini, che corrono in modo folle con il rischio di travolgere i poveri ciclisti che invece se la prendono con più calma. Attenzione, invece, a percorrere la pista ciclabile che da via del Campofiore arriva in piazza Alberti: in alcuni tratti l’asfalto è completamente saltato e il percorso è disseminato di buche grandi come crateri: "La scorsa settimana un anziana ci è finita dentro con la sua bici. Cadendo a terra si è spaccata il naso", la denuncia di chi vive in zona e che più volte ha chiesto all’amministrazione di "mettere mano alla riqualificazione del tracciato. Ogni tanto si vede qualche operaio a sostituire il manto rosso con dell’asfalto nero che ha creato dossi e che si sfalda con facilità".
Un altro ’buco’ nero delle ciclabili fiorentine è quella di Lungo L’Affrico: con le transenne ogni 5 metri, avvallamenti causati delle radici degli alberi e i motorini parcheggiati a ogni ingresso così da bloccare il passaggio delle due ruote. E poi, il tracciato è completamente ricoperto di terriccio, vegetazione, aghi di pino secchi e spazzatura. Un percorso davvero difficile da affrontare (e infatti sono pochi gli amanti delle due ruote che scelgono di attraversarlo) e che sarà oggetto di un’importante riqualificazione che il Comune dovrebbe avviare entro fine anno e che prevede anche più verde e nuovi marciapiedi.
Un’altra pista che avrebbe bisogno di un restyling è quella che da Ponte alle Grazie arriva in piazza Ferrucci: in ottimo stato il primo e l’ultimo pezzo, ma arrivati alla terrazza Mascagni, quando bisogna condividere il marciapiede con i pedoni, è un dramma. Soprattutto per la totale assenza di segnaletica e per l’asfalto venuto via.