REDAZIONE FIRENZE

Pistola puntata in via Fiume: "Basta, ora vigilate di più"

Federalberghi tuona e chiede interventi da parte delle forze dell’ordine

Minacce e pistola alla tempia. I pochi secondi di follia andati in scena giovedì davanti all’hotel Albani in via Fiume hanno lasciato ancora un segno sulla pelle della città, oltre che su quella del facchino minacciato da una decina di persone di origine nordafricana. La colpa del dipendente? Aver ’difeso’ i paletti della sosta davanti all’hotel che la banda stava vandalizzando. Ed è per questo che la pelle della città ha una nuova cicatrice: quella scavata da un’azione apparentemente senza senso che crea, per questo, ancora più preoccupazione. Specie perché avvenuta ’soltanto’ alle 19 di sera e non a notte fonde. Per questo le categorie alzano ancora una volta la voce per chiedere una stretta: più attenzione, più sicurezza per chi lavora e abita la città in maniera onesta.

"L’aggressione con tanto di pistola ai danni di un dipendente di un albergo in via Fiume – commenta il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi – non è che l’ultimo di una lunga serie di episodi criminosi che si consumano nell’area della stazione di Santa Maria Novella, anche durante le ore del giorno". Da qui la richiesta di un definitivo giro di vite per tutte la zona. "Come Federalberghi – dice ancora Bechi – abbiamo più volte chiesto l’intensificarsi di presidi per garantire la sicurezza, ma purtroppo dobbiamo registrare come ancora nel territorio serva maggiore controllo, nonostante rappresenti la porta d’accesso alla città e una delle aree a maggiore vocazione turistica. Una situazione che peraltro si estende ad altre aree della città". Al facchino dell’hotel Albani va la vicinanza dell’associazione di categoria. "Esprimiamo solidarietà alla persona aggredita e vicinanza ai responsabili dell’hotel, ma t orniamo anche a chiedere con forza interventi concreti e tempestivi da parte dei soggetti a cui spetta l’ordine e la sicurezza".

L’area è stata inserita fra quelle rosse tenute d’occhio dalla prefettura e dalle forze dell’ordine: qui in caso di presenza di soggetti pericolosi o con precedenti è possibile disporre il loro allontanamento immediato come avviene anche nel parco delle Cascine e in zona Fortezza. Una misura che, fino a dicembre, aveva portato a 66 allontanamenti complessivi, di cui la maggior parte proprio nell’area di Santa Maria Novella vicino alla stazione.

La stessa zona dove, nel 2024, si sono compiuti alcuni fra i maggiori reati registrati in città, inclusa l’uccisione nel marzo di un anno fa, di un 19enne moldavo preso a coltellate, stavolta in largo Alinari, mentre ritornava a casa dal lavoro. Dietro l’omicidio un tentativo di rapina risultato poi fatale.