Leonardo
Bassilichi*
Pitti Uomo 101 è stata l’edizione del coraggio. Il coraggio di confermare in presenza la kermesse e quindi di portare alla ribalta dei riflettori internazionali la moda, un settore strategico per Firenze e l’Italia. E tutto in piena sicurezza, nonostante le difficoltà legate alla pandemia. I numeri, che questa volta non sono quelli dei contagi ma della fiducia, premiano la scelta di tutta la macchina organizzativa e promozionale. L’edizione appena terminata ha visto la presenza di 548 collezioni di moda maschile e circa 4.900 compratori, arrivati da Olanda, Germania,
Stati Uniti.
Persino Giappone ed Emirati Arabi.
Un bilancio superiore alle aspettative anche se, sia chiaro, siamo lontani dai numeri pre-covid. Questa edizione, inoltre, è rimasta circoscritta agli spazi della Fortezza e non ha potuto coinvolgere completamente la città come in passato e come, in prospettiva, tornerà a fare. Ci tengo a ribadire che non si tratta solo di un successo di numeri ma soprattutto di risultati. Pitti ha dimostrato coraggio in un momento di rinvii e cancellazioni, ha abbracciato la sfida e ha regalato così a centinaia di imprenditori la possibilità di avere una delle più importanti e apprezzate vetrine internazionali. Naturalmente l’evento si è svolto nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, garantendo la massima sicurezza a espositori, visitatori e compratori, mandando in questo modo proprio da Firenze un segnale positivo a tutto il mondo, in un momento ancora di incertezza, e un messaggio di fiducia
per il sistema moda che è stato
tra i più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Siamo sempre più convinti che sia necessario andare avanti in sicurezza ma con determinazione. Una classe dirigente responsabile, proprio come a Pitti, deve trovare il giusto equilibrio per continuare a tutelare la salute, senza frenare le attività economiche. Non solo nella moda.
*Presidente Camera di commercio Firenze