Firenze, 14 gennaio 2025 – Anteprima culturale e di stile ieri alla Manifattura Tabacchi nei nuovi spazi del Polimoda Campus per “An/Anarchive Event two: Blue r/evolution“ con oltre trenta pezzi storici e rari dall’archivio di Roy Roger’s che raccontano tanta parte della storia del denim come tessuto e del jeans come manufatto da lavoro. Un percorso curato dal direttore del Polimoda Massimiliano Giornetti, seconda prova del progetto An/Anarchive che porta avanti un approccio alto e moderno con la storia della moda e i suoi protagonisti. Perché da oggi e fino al 5 febbraio questa esposizione sarà fruibile gratuitamente da tutti, vero messaggio di forza per un settore come quello della moda che sta attraversando un momento delicato.
Questa anteprima della fiera, Pitti Uomo numero 107 che si apre stamani al Palazzo degli Affari con protagonista il ministro per lo Sviluppo Adolfo Urso, va nel segno giusto di accompagnare il momento di business a quello della conoscenza di alcuni aspetti speciali del fashion come appunto il jeans, attraverso Polimoda che si conferma una delle cinque scuole più importanti del mondo e un’azienda come Roy Roger’s in mano ancora tutta alla famiglia di Patrizia Biondi, coi figli Niccolò ad e Guido Biondi direttore creativo che ha studiato proprio all’istituto di Villa Favard. Un connubio fiorentinissimo e al tempo stesso internazionale, tra libri rari provenienti dalla biblioteca della scuola (che presto anche lei si sposterà alla Manifattura), gli scatti del fotografo francese Charles Frégers a tema “Bleus de travail“, e l’installazione piena di suggestione coi fili di cotone che fanno labirinto di sogno di Chinami e Rowland Ricketts. Dal blu dei manti delle Madonne del Rinascimento al blu indaco degli abiti da lavoro, un excursus sociale che si snoda principalmente attraverso 34 pezzi trovati da Guido Biondi e parte dell’Archivio Roy Roger’s, dalla giacca Stronghold di denim del 1895 ai pantaloni da minatore del 1910 sfiniti dall’usura, dalla tuta da operaio di Charlie Chaplin del 1916 ai jeans Roy a zampa di elefante degli anni ’70, fino a uno strepitoso parka 1970 in dotazione all’esercito americano.
Stamani dopo le parole del ministro Adolfo Urso che farà il punto sul Made in Italy e il nostro export (che per fortuna ancora tira), mentre l’eurodeputato del Pd, Dario Nardella, chiede al commissario europeo Stéphane Séjourné di intervenire tempestivamente per affrontare la crisi del settore, tutti in fiera per i primi appuntamenti con la Manifattura Ceccarelli con Nick Cerioni stylist delle star, la nuova collezione sostenibile di Ecoalf con Javier Goyeneche, l’aperitivo con Simone e Marco Landi de L’Impermeabile, il debutto nelle collezioni maschili di una stella del calcio come Luis Figo col socio italiano Gandolfo Albanese, i 100 anni del modello 2750 di Superga, Luca Toni ospite di Henry Cotton’s, la sartorialità chic di Eton, l’installazione dell’Istituto Marangoni di Firenze in via della Vigna con la collezione di Filson. Da Ferragamo nel pomeriggio a Palazzo Feroni Spini si mostra il processo produttivo della celebre scarpa maschile Tramezza, e a Palazzo Corsini espone Il Bisonte con la collezione di pelletteria in cuoio naturale a km zero.