Firenze, 8 gennaio 2024 – Da domani, 9 gennaio, in Fortezza sarà Pitti Time, col piazzale e la fiera internazionale invasa dagli orologi che scandiscono il tempo dello stile. Questo il tema del salone che fino al 12 gennaio proporrà la moda maschile, il lifestile e un pugno di marchi per la seconda edizione di PittiPets, dell’inverno 2024-2025 di 832 brand di il 46% in arrivo dall’estero.
A tutti loro andrà l’attenzione degli addetti ai lavori, dei buyer e della stampa internazionale che arriveranno in città a caccia di novità e di quella semplificazione sofisticata del fashion che è l’ultima tendenza per giovani e meno giovani. Basta con la moda usa e getta, con gli armadi che ribollono di cose spesso inutili, di un lusso ostentato e basta e di quasi nessuna sostanza, basta al genere prestabilito e netto a tutto vantaggio di un genderless giudizioso e utile. A Pitti Uomo si vedrà tutto questo e molto di pù.
Già stasera gran gala di pre-fiera offerto dal Centro di Firenze per la Moda Italiana e dalla sua presidente Antonella Mansi: 250 ospiti, gran parte istituzionali, per brindare al Made in Italy che per il 2023 ha tenuto e a quella linfa che arriva dal Nord Europa, dalla Scandinavia come dalla Germania ai quali Pitti Immagine ha dedicato delle intelligenti sezioni con nuovi talenti. Alla cena nella appena restaurata Sala delle Feste dell’ Educandato del Poggio Imperiale, capolavoro del tardo Settecento, parteciperà anche il ministro all’Industria e al Made in Italy Adolfo Urso con la moglie Olga Sokhnenko, che domattina concluderà l’inaugurazione ufficiale alla Sala della Scherma della Fortezza da Basso dopo i saluti della presidente Mansi, del sindaco di Firenze Dario Nardella, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e di Annalisa Areni, Head of Clients Strategies UniCredit, banca che sostiene Pitti Uomo e il lavoro di tanti imprenditori ad ogni edizione. Gli interventi saranno quelli del presidente di Pitti Immagine Antonio De Matteis, di Sergio Tamborini presidente di Sista Moda Italia, di Matteo Zoppas presidente di Agenzia Ice (che sostiene l’encoming di stampa e buyer dal mondo) e alla fine il ministro Urso. Una mattinata spesa a parlare di export, che ha retto per il 2023, di prospettive non dorate per il 2024, di guerre e crisi varie che minano gli acquisti e i desideri di stile, di manodopera specializzata (che manca) e della voglia di tanti di riportare in Italia molta parte della produzione: la scelta imposta oggi al sistema della moda è qualità e sostenibilità, e un ritrovato senso della semplicità sia che si parli di collezioni sartoriali sofisticate, di maglieria in cui il nostro Paese eccelle, di outdoor specializzato per avventure al freddo e ad alta quota ma anche declinato per esploratori metropolitani.
Insomma tante tendenze, nel segno di meno prodotto (anche per inquinare di moda, cosa che sta molto a cuore ai giovani) e più qualità, nella ricerca di un’estetica semplificata e classicamente rinnovata. Non pochi gli appuntamenti in fiera e sparsi per la città. A cominciare dal lancio di una operazione culturale bellissima come AN/ARCHIVE col Polimoda che porta nei nuovi spazi del padiglione B04 alla Manifattura Tabacchi la mostra “The Body” ideata e fortemente voluta dal direttore della scuola Massimiliano Giornetti tra i protagonisti più visionari dell’arte contemporanea e 25 abiti provenienti dagli archivi di un “re del vintage” come Angelo Caroli coi migliori pezzi di Martin Margiela, Romeo Gigli, Vivienne Westwood, Comme des Garcon, Jean Paul Gaultier, Issey Miyake, ed altri campionissimi del fashion: un’enciclopedia splendida della creatività che gli studenti di Polimoda potranno consultare dal vivo e con loro fino al 21 gennaio tutti i fiorentini e gli ospiti di Pitti Uomo perché ad ingresso libero. Un vero regalo anche alla città, visionario quanto concreto.
E a Firenze oggi, mentre in Fortezza si finiscono di allestire gli stand ecco che al Gucci Garden si amplia la visione di pezzi bellissimi al primo piano del palazzo del Trecento per la mostra “Stars”, con pezzi indimenticabili di Tom Ford, Frida Giannini, Alessandro Michele e del nuovo stilista della maison Gucci Sabato De Sarno. Riattivata anche la sala Cinema e spazio al mocassino iconico Horsebit dal primo esemplare dei primissimi anni Sessanta fino all’ultimo di De Sarno passando per il mocassino di suede lilla di Tom Ford: strepitoso!
Oggi pomeriggio nello spazio Goldoni in via dei Serragli evento con sfilata di Canadian, marchio di piumini “saggi” di proprietà e prodotto e distribuito da Artcraft International del presidente Simone Ponziani. In portafoglio oltre al mitico Canadian disegnato da Mauro Taliani altri 17 brand di abbigliamento calzature accessori, in multi canale in 4000 negozi wholesale. Come racconta Stefano Collini, Ceo finanziario del Gruppo della famiglia Ponziani il 2023 ha chiuso con un fatturato che ha superato i 100 milioni di euro.