Firenze, 30 gennaio 2021 - Sarà sciopero della mensa alla primaria Vittorio Veneto. Le chat sono incandescenti per decidere esattamente il giorno e la modalità. Ma quasi sicuramente i bambini, un giorno, forse mercoledì, mangeranno un panino portato da casa. "Questo perchè l’episodio della pizza con la muffa ha rappresentato la gocciolina che ha fatto traboccare il vaso – accusano le mamme –. È da parecchio tempo che ci sono problemi col vincitore dell’appalto del nostro centro cottura. Adesso è arrivato il momento di dire basta".
In particolare, i genitori si appellano all’assessore Sara Funaro: "Chiediamo che le commissioni mensa possano tornare a fare il loro lavoro, ovvero i loro ‘blitz’ mentre i bambini mangiano. A causa dell’emergenza Covid, infatti, nessuno può adesso andare a fare i sopralluoghi. I fogli che venivano compilati dai genitori delle commissioni mensa dovrebbero essere riempiti dalle maestre ma, di fatto, nessuna di loro lo fa. Naturale che, calando l’attenzione, i problemi si aggravino".
I genitori riferiscono di "frittate dallo strano sapore", di "pomodori acidi" e di una "frequenza eccessiva" di primi in bianco. "La pasta o il riso all’olio vengono proposti due-tre volte a settimane – osserva Tommaso, un papà –. Il menu appare povero e ripetitivo. Lo scorso anno scolastico, prima della chiusura causa lockdown, non era così".
A scuola non si parla d’altro di quell’ormai famosa pizza con muffa. Intanto, il primo errore: "Ad una bambina celiaca è stata data una pizza con il pomodoro, quando sull’etichetta c’era scritto chiaro e tondo che sulla pietanza non doveva esserci", accusano i genitori.
Hanno denunciato che lunedì scorso alla loro bambina sono state date due porzioni di pizza. Entrambe erano erroneamente condite col pomodoro. Una non era ammuffita. L’altra, in base alla denuncia presentata, sì. Ma adesso si cerca di capire con analisi di laboratorio se davvero sia stata servita una pizza così impresentabile oppure se il pasto sia andato a male dopo alcuni giorni di permanenza all’interno dello zaino, come alcuni genitori iniziano a pensare. Per ora, dal controllo dell’Asl e dei Nas non sono emersi problemi. Si attendono i risultati dei test microbiologici. Muffa o non muffa, l’insoddisfazione cresce. "Mio figlio da settembre non mangia proprio niente, tant’è che la maestra si era preoccupata – riferisce Carolina Lenzi –. La realtà è che non gli piace il cibo proposto. E pertanto quando va bene ingerisce giusto un po’ di pane".
L’assessore Sara Funaro, da parte sua, assicura che farà verifiche riguardo al menu poco variato, segnalato dai genitori. E fa sapere che riguardo alle commissioni mensa ci sono disposizioni regionali che impediscono di entrare nei refettori. Per quanto riguarda i centri cottura, l’assessore ha già detto che chiederà indicazioni in merito alla Regione e che non ha preclusioni per l’accesso affinché vengano effettuati i controlli.