Firenze, 30 settembre 2021 - Hai voglia a dire Gretha. Hai voglia a tingerti la faccia di verde e scendere in piazza con i Fridays for Future. La fotografia del trasporto pubblico in Toscana è assai poco ecologica. Secondo un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base di dati Aci, infatti, solo il 47,5% degli autobus pubblici circolanti appartiene alle categorie emissive Euro 5 ed Euro 6. Il 52,5% dei quasi 3 mila autobus pubblici oggi in circolazione in regione appartiene quindi alle categorie emissive Euro 0, 1, 2, 3 e 4.
A stare meglio è la provincia di Pistoia, dove il 56,3% degli autobus pubblici è un Euro 5 o un Euro 6; il parco circolante più vecchio si trova invece in provincia di Livorno, che ha l’88,2% di autobus pubblici delle categorie da Euro 0 a Euro 4.
A Firenze si salva solo un terzo (il 36,3%) dei mezzi in circolazione. A Lucca il 45,1 a Siena il 23,3, a Prato il 42, a Grosseto il 20,8, a Pisa il 40,8. Va meglio ad Arezzo con il 49,4 dei mezzi Euro 5 o Euro 6, comunque meno della metà.
Dai dati rilevati dall’Osservatorio sulla mobilità sostenibile di Airp, emerge con chiarezza che il parco circolante di autobus pubblici continua ad avere un grande bisogno di ricambio in tutta Italia.
A livello nazionale, sono poco più di 23 mila gli autobus pubblici di categoria Euro 5 o Euro 6 in circolazione. Dall’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp emerge un dettaglio regionale con forti disparità territoriali: il Friuli-Venezia Giulia, con il 77% di autobus pubblici di categoria Euro 5 o Euro 6, è la regione con il parco circolante di autobus pubblici più moderno in Italia. Seguono il Trentino-Alto Adige (73,1% di autobus pubblici Euro 5 o Euro 6) e la Lombardia (63,4% di Euro 5 o Euro 6).
Viceversa, gli autobus pubblici più vecchi e quindi anche più inquinanti, si trovano al Centro e al Sud Italia, in particolare in Sardegna, che ha l’83,3% di autobus pubblici che non supera la categoria Euro 4, in Molise (79,8%) e in Basilicata (77,8%).
Domenico Guarino