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Polizia, cambio ai vertici. Rimossa la dirigente: "Ma non è punizione". Controlli sulle bodycam

La numero uno del Reparto Mobile destinata ad un nuovo incarico. Occhi puntati su tre agenti, sabato possibili tensioni al consolato Usa.

Polizia, cambio ai vertici. Rimossa la dirigente: "Ma non è punizione". Controlli sulle bodycam

di Pietro Mecarozzi

Qualcuno, prima o poi, doveva pagare per gli scontri tra polizia e studenti di venerdì scorso. È toccato a Silvia Conti, la dirigente del Reparto mobile di Firenze che ieri è stata affidata ad altro incarico e verrà trasferita. Ufficialmente, fanno sapere fonti della sicurezza, l’avvicendamento era già previsto prima delle manifestazione, ma è comunque difficile immaginare che questo cambio al vertice non sia in qualche modo collegato alle recenti manganellate ai danni degli studenti pro Palestina avvenuti a Firenze, ma soprattutto a Pisa.

"Il dirigente del reparto mobile non è responsabile di eventuali tensioni, ma pende in capo al dirigente del servizio individuato dall’autorità di pubblica sicurezza del questore" specifica il segretario generale del Siulp di Firenze Riccardo Ficozzi. Che poi ammette: "Il trasferimento della dirigente del reparto mobile mi risulta sia legata alla mobilità ordinaria e non ha nulla a che vedere con i fatti di Pisa". E ancora: "Quasi alla soglia della pensione prenderà servizio a Pescara, e al suo posto arriverà Francesco Trozzi fino a oggi dirigente dell’ottavo reparto volo di Firenze", dice Ficozzi.

Quanto alle indagini: la Digos ha consegnato alla procura di Firenze – che ha aperto un fascicolo per stabilire chi abbia preso le decisioni e chi abbia dato l’ordine di caricare durante le manifestazioni – alcuni file (filmanti e documenti), mentre altri li stanno ancora raccogliendo. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la catena di responsabilità: a cominciare da come sia stato impartito l’ordine di contrastare gli studenti e se ci siano stati eccessi nell’eseguirlo da parte di 2-3 poliziotti. Potrebbero tornare utile agli inquirenti anche immagini e audio delle bodycam indossate dai capisquadra.

Oggi alle 11, intanto, il ministro per l’Interno, Matteo Piantedosi, riferirà in aula alla Camera proprio sugli incidenti avvenuti nel corso dei cortei. Il sindaco Dario Nardella, coglie l’occasione per lanciare una frecciatina: "Io mi aspetto che faccia chiarezza su tutta la catena di comando", perché "ci deve essere chiarezza su chi ha dato i comandi, come sono stati eseguiti, chi li ha eseguiti", ha detto in collegamento con "Tagadà" su La7.

"E’ un gioco che può diventare molto pericoloso" quello di "togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra". Sei giorni dopo le botte agli studenti in corteo, la premier Giorgia Meloni conferma il sostegno del governo alla Polizia.