REDAZIONE FIRENZE

Polveri e biossido d’azoto. La città torna in regola: "Mobilità sostenibile. La scelta ha pagato"

In calo anche i valori di pm 2.5 sotto i limiti di legge da più di 10 anni. Gli effetti dell’alt sui viali per gli Euro 5 iniziano a dare frutti . .

Nell’area dei viali dal lunedì al venerdì, è scattato il divieto per auto diesel Euro 5

Nell’area dei viali dal lunedì al venerdì, è scattato il divieto per auto diesel Euro 5

Inquinanti in calo e nei limiti di legge sia lungo i viali di circonvallazione che nel resto della città. È questo, in sintesi, il bollettino della nostra aria che emerge analizzando i dati delle centraline Arpat. Un risultato raggiunto anche grazie all’alt di Palazzo Vecchio per i veicoli dai motori più ‘anziani’. Dal 31 marzo 2021 infatti nella ztl nell’area dei viali esiste il divieto per auto e veicoli commerciali per il trasporto merci diesel Euro 4. Mentre dal 1 novembre 2023, solo nell’area dei viali dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18,30, è scattato il divieto per auto e veicoli commerciali diesel Euro 5.

E i risultati sono arrivati: le concentrazioni di biossido di azoto (No2) si sono abbassate gradualmente negli anni fino a raggiungere il valore di 41 microgrammi/m3 nel 2023. Mentre nel 2024, la media da gennaio a settembre, è scesa ulteriormente a 36 microgrammi/m3. In tutte le altre centraline urbane di fondo, quelle cioè rappresentative dell’esposizione della popolazione, il valore limite annuale del biossido di azoto è sempre stato rispettato. Nella centralina da traffico di via Ponte alle Mosse invece il limite è rispettato dal 2019. Sempre per il biossido di azoto, il valore limite della media oraria di 200 μug/m3, da non superare più di 18 volte l’anno, è sempre stato rispettato in tutte le centraline.

"Il Comune – commenta la vicesindaca e assessora all’Ambiente, Paola Galgani – ha puntato sulla mobilità sempre più sostenibile in grado di migliorare la nostra qualità dell’aria riducendo l’impatto ambientale dei gas di scarico dei mezzi più inquinanti. I risultati di queste scelte cominciano a vedersi, con la qualità dell’aria che progressivamente migliora con impatto positivo anche sulla salute di chi vive e lavora in città".

Per quanto riguarda le polveri sottilissime invece il pm 2,5 rispetta il valore limite della media annuale, di 25 ug/m3, da più di 10 anni in tutte le centraline. Anche il pm 10 rispetta il valore limite della media annuale, di 40 μug/m3, da più di 10 anni in tutte le centraline. Il limite del valore medio giornaliero di 50 ug/m3, da non superare più di 35 giorni l’anno, è rispettato in tutte le centraline urbane di fondo. Mentre nelle urbane di traffico dal 2014.