
Resta allarmante il quadro dei malati di coronavirus nelle Rsa e Rsd di Firenze e provincia, con un nuovo decesso all’Oda di Diacceto. Nel centro per disabili dell’Opera diocesana assistenza di Pelago, duramente colpito della pandemia, aveva già perso la vita un ospite di 58 anni. Ieri si è aggiunta purtroppo una donna di 57, con problemi pregressi di salute. Nel frattempo anche la situazione degli operatori dell’Oda resta difficilissima. In base all’allarme lanciato dalla Uil Fpl, dei 53 dipendenti, 16 sono in quarantena, 15 risultano positivi al virus e altri mancano per ulteriori motivi: solo 14 persone negative al tampone sono quindi operative.
Tante le criticità anche a Firenze dove, su un totale di circa 1700 ospiti delle Rsa, ci sono 79 positivi. Ieri grande allarme si è creato intorno alla Rsa San Giuseppe di via del Bandino, interessata dall’arrivo di tante ambulanze. In realtà la situazione non è diversa da quella nota da giorni (comunque grave), con 19 ospiti positivi. Ieri però la Ausl, in base all’ordinanza della Regione, ha deciso il loro trasferimento nella speciale Rsa Covid di Montedomini. Si è creato così un via vai di barelle e sirene che ha impressionato il quartiere. Per il resto, secondo gli ultimi bilanci, si contano 18 positivi alla Rsa La Chiocciola delle Piagge, altri 9 a Casa Placci a Settignano, 8 a Casa Elena, uno alla Rsa Santa Teresa del Bambino Gesù, 16 a Villa Gisella. Molto difficile la situazione a Il Bobolino, con 19 positivi: la struttura è stata particolarmente colpita anche perché non è una vera Rsa ma una sorta di albergo, dal quale gli anziani hanno continuato a lungo a entrare e uscire in autonomia fino agli stop imposti dal governo a tutti i cittadini. Resta infine sotto controllo la Rsa Montedomini (relativamente all’area no-Covid).
Tanta preoccupazione anche per gli operatori delle strutture. In attesa dei risultati dei nuovi tamponi, risultano positivi 2 dipendenti di Casa Placci, 15 alla Rsa La Chiocciola (più altri 7 in attesa dei risultati) e 8 a Casa Elena. Nell’hinterland, sta lentamente migliorando il quadro nelle due Rsa di Bagno a Ripoli, dove sono risultati positivi 92 anziani su 120. Il sindaco Francesco Casini ha sollecitato la Ausl "per supportare le strutture perché, pur trattandosi di due Rsa d’eccellenza, il personale è ora in grande difficoltà". Nella Rsa-convento delle Suore Passioniste di San Paolo della Croce, a Signa, dove ci sono stati 52 positivi (fra operatori e ospiti) e un decesso, migliorano le condizioni delle due religiose portare in ospedale. Una è già rientrata in convento, mentre fra oggi e domani si attende l’arrivo degli infermieri militari e del personale della protezione civile richiesti dal Prefetto di Firenze, Laura Lega, dopo l’appello del sindaco.
Infine, fuori dal territorio provinciale, ma con strettissimi legami con l’area fiorentina, c’è la Casa Accoglienza Anziani di Comeana, finita al centro di un’inchiesta della Procura di Prato. Tra i sei decessi anche quello di un 75enne di San Mauro a Signa.