Ponte Gavinana-Bellariva. Al via le grandi manovre. Spostati i campi sportivi. Ultimo step Genio Civile

Nasce una pista da skate, l’area tennis trasferita al posto del bocciodromo. L’assessore Giorgio aspetta le osservazioni per portare il piano in giunta.

Ponte Gavinana-Bellariva. Al via le grandi manovre. Spostati i campi sportivi. Ultimo step Genio Civile

Nasce una pista da skate, l’area tennis trasferita al posto del bocciodromo. L’assessore Giorgio aspetta le osservazioni per portare il piano in giunta.

Nella fornace fiorentina si risveglia dal letargo estivo la curiosità di ’eroici’ runner e anziani a passeggio quando fanno capolino ai giardini del lungarno Aldo Moro da un lato e in via Villamagna, dall’altra. Mucchioni di terra, sacchi, cartelli, mobilitazioni e smobilitazioni. Dopo anni di cartine e rendering la piccola grande rivoluzione che coinvolgerà i rioni di Bellariva e Gavinana – il ponte carrabile che dovrà togliere ogni impiccio di auto e scooter alla tramvia sul dirimpettaio ponte di Varlungo – inizia a prendere forma quantomeno nella fase pre-cantieristica.

Un anno di lavori per allacciare i due quartieri all’altezza di piazza Gulfredotto a sud del fiume e di via Minghetti a nord "a patto che – si affretta a precisare l’assessore Andrea Giorgio che nella nuova giunta ha ricevuto dalla sindaca sara Funaro anche la robusta delega della tramvia – il Genio Civile, dal quale aspettiamo a breve le osservazioni per poi portare la delibera dei lavori in giunta, non ponga condizioni particolarmente impattanti legate al fiume".

Con l’auspicio che i lavori possano procedere spediti – da programma il ponte dovrebbe vedere la luce entro fine 2025 ed essere così a disposizione dei fiorentini ancor prima che venga completata la linea 3.2.1 della tramvia Libertà-Bagno a Ripoli – possiamo già osservare qualche dettaglio del piano. Sotto il ponte (lungo 176 metri e a due campate) sorgerà una pista di skateboard. L’ultimo campo da tennis provenendo dall’ingresso al parco di piazza Ravena sarà ’sacrificato’ (così come una trentina d’alberi che si assicura verranno ripiantati in numero maggiore) e comunque recuperato al posto della bocciofila che sarà smantellata. Il nuovo ponte dovrà accogliere il massiccio traffico privato di chi entra in città da sud districando la matassa del ponte da Verrazzano che sarà ’occupato’ in buona parte dalla sede tramviaria. Chi arriverà dal viale Giannotti, arrivato alla rotatoria di via Caponsacchi dovrà svoltare a destra verso attraversando piazza Gualfredotto per poi proseguire in via Lapo da Castiglionchio, scavalcare l’Arno e sbucare verso via Minghetti. A preoccupare è il nodo Gualfredotto. Giampaolo Cherici, consigliere di Italia Viva al Quartiere 3, stima la perdita di circa 150 posti auto tra viale Giannotti, viale Europa e via di Ripoli e propone di "recuperarne almeno una cinquantina in via Datini" e al tempo stesso rilancia un "parcheggio interrato in piazza Elia Dalla Costa".

Emanuele Baldi