EMANUELE BALDI
Cronaca

Ponte sull’Arno, giù i primi alberi. Tra Gavinana e Bellariva 35 tagli: "Ma ne ripianteremo molti di più"

Tram in piazza Ravenna, via ai lavori a monte. La maggior parte degli abbattimenti nel parco dell’Albereta. Perini: "Il saldo con le nuove piantumazioni sarà positivo". Sull’altra sponda soldi per risistemare i giardini.

Ponte sull’Arno, giù i primi alberi. Tra Gavinana e Bellariva 35 tagli: "Ma ne ripianteremo molti di più"

Ponte sull’Arno, giù i primi alberi. Tra Gavinana e Bellariva 35 tagli: "Ma ne ripianteremo molti di più"

Il corpaccione (e annessi) del nuovo ponte sull’Arno che allaccerà Gavinana a Bellariva entro i primi mesi del 2025 per liberare da gran parte delle auto il dirimpettaio ponte da Verrazzano, destinato a ospitare la linea tramviaria Libertà-Bagno a Ripoli, richiede un nuovo sacrificio verde alla città.

La realizzazione dell’opera, i cui cantieri sono già in fase di allestimento, comporterà l’abbattimento complessivo di trentacinque alberi. Venticinque sulla sponda sud, all’inizio del parco dell’Albereta, una decina sulla sponda nord, grossomodo all’altezza dell’area cani di Bellariva.

Inquadriamo meglio l’intervento. Il ponte che verrà (lungo 176 metri e con due campate) e che sarà comunque ’a disposizione’ del traffico privato prima ancora del completamento dei 7 chilometri e 200 metri (17 le fermate) della linea 3.2 avrà il compito da un lato di accogliere il massiccio flusso di viabilità di chi entra in città da sud o anche dall’autostrada, e che insiste ad oggi sulla direttrice Europa-Giannotti (l’auspicio è che con il tram comunque cali di parecchio) e dall’altro districare la matassa del ponte da Verrazzano.

Qui infatti transiterà il Sirio in entrambi i sensi di marcia e resteranno a disposizione delle auto solo due corsie, una in direzione Giannotti e l’altra in direnzione De Sanctis. Chi arriverà in macchina à come avviene oggi sul viale Giannotti, una volta arrivato alla rotatoria di via Caponsacchi dovrà svoltare a destra verso il nuovo ponte attraversando piazza Gualfredotto per poi proseguire in via Lapo da Castiglionchio e scavalcare l’Arno sbucando a Bellariva all’altezza di via Minghetti.

Dunque nel parco dell’Albereta, già flagellato dal tremendo tornado dell’agosto 2015 che costò la perdita di oltre 300 alberi, si dovrà ricorrere all’abbattimento di circa 25 alberi (più o meno all’altezza della fine dei campi da calcetto e da tennis). In una delibera di Palazzo Vecchio, protocollata il 21 giugno, c’è la lista delle piante da ’sacrificare’. Alcune sono olmi giapponesi dalla circonferenza molto piccola, altri tigli più imponenti. In più verranno tagliati anche dei pioppi. La presidente del Quartiere 3, Serena Perini, fresca di rielezione assicura però: "Verrà ripiantato un numero di alberi superiore a quello degli abbattuti, il saldo sarà dunque positivo".

Oltre l’Arno le piante tagliate saranno come detto una decina (quasi tutti tigli). Il piano generale prevede però l’arrivo di un milione di euro per risistemare interamente il giardino di Bellariva con nuovi alberi. In più, nello stesso pacchetto, ci sono anche dei fondi per la risistemazione degli spazi verdi (malconci e transennati) del viale De Amicis e di via Lungo l’Affrico con gli interventi che inizieranno a stretto giro. Fondi anche per la risistemazione del sottopasso in largo Gennarelli, vicino alla ferrovia.