MANUELA PLASTINA
Cronaca

Doppio ponte di Vallina, i sindaci a Salvini: "Basta perdere tempo"

Pignotti, Scaletti e Boni firmano un appello al ministro delle infrastrutture per togliere dallo stallo l'infrastruttura che unirà i territori di Bagno a Ripoli e Fiesole con ripercussioni positive sulla Valdisieve

Francesco Pignotti, Cristina Scaletti e Carlo Boni

Francesco Pignotti, Cristina Scaletti e Carlo Boni

Bagno a Ripoli (Fi), 07 agosto 2024 - Il primo atto congiunto dei tre nuovi sindaci di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve, ancora freschi di elezioni, è una lettera a triplice firma indirizzata al ministro Salvini.

L'oggetto è il doppio ponte di Vallina, un'infrastruttura che unirà Vallina (Bagno a Ripoli) a Compiobbi (Fiesole) cambiando la vita dei cittadini, ma anche dei tanti abitanti della Valdisieve.

Francesco Pignotti, Cristina Scaletti e Carlo Boni si dicono preoccupati per ''lo stallo imperdonabile in cui quest'opera strategica, attesa da troppo tempo dai cittadini''. La lettera al Ministro prende spunto dalla recente conclusione della Conferenza di Servizi sul doppio ponte, che ha portato all'approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. ''Alla luce di questo risultato, reso possibile anche grazie alla collaborazione con la Regione Toscana - spiegano i tre sindaci - 'siamo convinti che occorra senza indugio un'accelerazione sulla progettazione esecutiva, di competenza di Anas, per arrivare quanto prima alla gara d'appalto e poi all'avvio dei lavori''. Dalla chiusura della Conferenza di Servizi, sono infatti formalmente valide tutte le autorizzazioni, compresa quella paesaggistica, la più complicata da ottenere. "Superata questa fase, che ha richiesto tempi lunghissimi, non c'è motivo di attendere oltre - proseguono Pignotti, Scaletti e Boni -. 'Ogni giorno di inerzia è un giorno perso per la qualità della vita delle nostre comunità, così come per le attività economiche dei nostri territori. Abbiamo già fatto una bruttissima figura internazionale con gli architetti vincitori del concorso di progettazione, che si sono tirati indietro per le lungaggini insostenibili dell'opera. Sarebbe imperdonabile perdere altro tempo''. Da qui la richiesta dei primi cittadini di essere costantemente aggiornati "sugli obiettivi temporali e sull'iter della progettazione, anche in qualità di Comuni cui compete verificare il rispetto delle autorizzazioni ambientali e paesaggistiche". Accanto a questo, i tre sindaci chiedono rassicurazioni "sulla copertura finanziaria dell'opera e sincerarci che non vi siano ripensamenti o deviazioni di risorse". "Tutto questo - concludono Pignotti, Scaletti e Boni - nell'interesse delle comunità che rappresentiamo, costrette loro malgrado ad attendere da anni un'opera necessaria per l'asse viario, per la salute dei cittadini, la sicurezza degli automobilisti e lo sviluppo del territorio".