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Ponte Vecchio, via libera al gran restauro. Lavori in tre fasi: cosa sarà fatto e quando

Costruito nella prima metà del Trecento e oggetto di vari rifacimenti e consolidamenti nel corso dei secoli, Ponte Vecchio non aveva ancora mai ricevuto interventi di questo genere

Ponte Vecchio (Foto Ansa)

Ponte Vecchio (Foto Ansa)

Firenze, 10 aprile 2024 - Entrerà nel vivo il prossimo ottobre il grande restauro del Ponte Vecchio, che interesserà principalmente la pavimentazione, le arcate e le pile, per un investimento di 2 milioni che saranno finanziati dal Comune di Firenze e al 50% dalla famiglia Antinori, nell'ambito delle celebrazione per i 50 anni del vino Tignanello. È il progetto presentato dal sindaco di Firenze, Dario Nardella e dal marchese Piero Antinori.

La conferenza stampa di presenazione:  il sindaco Dario Nardella, l'ingegner Tartaglia e il marchese Piero Antinori con le figlie (Foto Marco Mori/New Press Photo)
La conferenza stampa di presenazione: il sindaco Dario Nardella, l'ingegner Tartaglia e il marchese Piero Antinori con le figlie (Foto Marco Mori/New Press Photo)

I lavori si svolgeranno in tre fasi e finiranno nel 2026. Tra gli interventi in programma, non di natura strutturale ma conservativa, ci sono l'eliminazione di alghe, muschi e piante dalle superfici, la pulitura da depositi, la stuccatura e il consolidamento di fratture e fessure, la ricostruzione elementi lapidei e restauro della pavimentazione in pietra.

Il lavoro interesserà i materiali originari di tutti gli elementi presenti, come armille, prospetti, arcate, pile, spalle, muri d'ala, pavimentazione e i parapetti nelle due piazzette centrali, al fine di garantirne la loro conservazione nel tempo. Contestualmente, saranno realizzate le opere necessarie al miglioramento della gestione delle acque meteoriche. Saranno rimossi stuccature ed elementi o sostanze inidonee applicate in precedenti interventi e saranno ‘ripresi’ i giunti deteriorati, disgregati e mancanti.

“Si tratta di uno dei progetti di restauro più importanti degli ultimi 50 anni nella nostra città - ha detto Nardella -. Siamo contenti anche perché Ponte Vecchio sarà completamente restaurato attraverso un intervento tecnico abbastanza complesso perché ci vorrà un cantiere galleggiante e bisognerà lavorare soprattutto nelle stagioni estive. Sarà il più grande intervento su Ponte Vecchio nella sua storia dopo quello di messa in sicurezza del 1967, dopo l'alluvione”. "Per la portata di interesse storico, artistico e architettonico, possiamo dire che il restauro di Ponte Vecchio è paragonabile al progetto di restauro del Colosseo fatto a Roma”, ha aggiunto Nardella.

“Siamo molto felici - ha aggiunto Antinori - di avere questa opportunità di restituire alla città, a cui siamo legati da tante generazioni e tanti secoli, qualcosa di tutto quello che la città di ha dato. Essere fiorentini dà un valore aggiunto e un vantaggio competitivo dal punto di vista commerciale di grande importanza”. Costruito nella prima metà del Trecento e oggetto di vari rifacimenti e consolidamenti nel corso dei secoli, Ponte Vecchio non aveva ancora mai ricevuto interventi di restauro conservativo, mirati a una sua valorizzazione anche dal punto di vista estetico.