REDAZIONE FIRENZE

Sfondato il portone del Memoriale delle Deportazioni, ma è stato un incidente: “Manovra sbagliata di un’auto”

Gavinana, l’incidente la sera della Festa della Liberazione ma non è stato un atto deliberato. Lavori per la messa in sicurezza

Il portone sfondato (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Il portone sfondato (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 26 aprile 2025 – Sembra risolto il “giallo” di Gavinana: lo sfondamento del portone del Memoriale delle Deportazioni in viale Giannotti è stato un incidente. Il boato che ha impaurito Gavinana nella serata di venerdì 25 aprile, la coincidenza della Festa della Liberazione con l’evidente danno a un luogo evidentemente legato alla ricorrenza, avevano fatto temere che si fosse trattato di un gesto deliberato, un atto vandalico collegato alla giornata e al suo significato. In realtà, spiega il Comune di Firenze in una nota, è tutta colpa di un’auto che, a causa di una manovra sbagliata, è finita contro l’ingresso del Memoriale delle Deportazioni sfondando la porta.

"L’Amministrazione comunale – si legge nella nota di Palazzo vecchio – è intervenuta immediatamente con personale sul posto insieme alla polizia municipale e ai carabinieri che stanno svolgendo le indagini. Ma dai primi accertamenti delle forze dell’ordine è emerso che si è trattato di un evento accidentale: secondo la ricostruzione un’auto ha compiuto una manovra sbagliata urtando contro la vetrata di ingresso del Memoriale”.

Il Comune di Firenze quindi ha attivato subito le procedure per mettere in sicurezza la struttura. Già dalla mattina di sabato è previsto l’intervento di una ditta per chiudere in modo provvisorio l’ingresso e sarà garantita la presenza di personale con funzione di guardiania a tutela del patrimonio custodito nel Memoriale fino al completamento dei lavori di riparazione della porta.

"Per garantire le attività del Memoriale – conclude la nota – saranno utilizzati gli accessi laterali e secondari in attesa del definitivo ripristino dell’ingresso principale”.