REDAZIONE FIRENZE

"Posso entrare?". Va alla finestra e si butta dal quinto piano

Un altro dramma ieri mattina nel quartiere dove morì Massimiliano Piani: suicida un uomo di 48 anni. Si pensa a problemi di lavoro

Se ne è andato in una mattinata di sole abbagliante, dopo l’ultima notte di tormento interiore. Ha scelto una giornata che sembrava un inno alla vita, per dirle addio. Ha aperto la porta di casa al primo piano, è salito fino al quinto, si è fatto aprire da un condomino: "Scusi, posso entrare un attimo?". Ha scambiato poche parole con il vicino di casa, per poi andare all’improvviso alla finestra, gettandosi nel vuoto.

E’ morto così un uomo di 48 anni, che viveva da molto tempo a Firenze dove era stato impiegato in locali anche molto noti. Lascia una figlia, la ex moglie, e la nuova compagna, straziate da un dolore immane.

La polizia ha eseguito i dovuti rilievi accertando presto la dinamica dei fatti. La Questura ha solo aggiunto che l’uomo non ha lasciato lettere, biglietti, qualcosa di scritto insomma per ‘spiegare’ la sua drammatica scelta. La gente attonita, chi lo conosceva un po’, in zona, ha parlato in maniera generica di problemi sul lavoro, non è chiaro se da dipendente o come lavoratore in proprio, con possibili ripercussioni sul piano economico. Problemi che pesavano come un macigno sull’esistenza quotidiana dello sfortunato cinquantenne.

Il quartiere di Rifredi è ripiombato in un clima di tenebra, nonostante il bel sole. Quel telo a coprire pietosamente la vittima ha fatto tornare alla mente la morte di Massimiliano Piani, 50 anni, il 2 febbraio, travolto da un’auto a pochi passi dal luogo dove si è consumato il dramma di ieri mattina. Andrea Casadio che con la compagna Alessandra Vannini gestisce il bar pasticceria ‘Silvano e Valentino’ di via Niccolò Paganini, zona via Baracca, e che insieme a Francesco Piani ha animato la straordinaria prova di solidarietà – la raccolta fondi per la compagna e le due figlie di 10 e 6 anni di Piani – racconta:

"Sono passato di lì quasi nel momento del fatto. E’ stato terribile rivedere un lenzuolo a coprire una vittima distesa sulla via. Ho pensato subito ai genitori di Massimiliano, mi sono attivato per fare in modo che non vedessero, ho sentito Francesco Piani, per fortuna il suo babbo e la sua mamma in questi giorni sono in campagna.

Altrimenti avrebbero dovuto rivedere la scena straziante, precipitare di nuovo nel dolore più acuto.