“Post antisemiti e discriminazione etnica”, la Digos perquisisce tre persone a Firenze

Tra i destinatari del provvedimento anche un simpatizzante della Federazione toscana del partito dei Carc. Nel mirino alcuni messaggi contro Israele

L'indagine della Digos

L'indagine della Digos

Firenze, 7 settembre 2024 – Tre persone sono state perquisite stamani a Firenze dalla Digos e dalla polizia postale, su decreto della locale Procura, con l’accusa di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”. La causa sarebbero alcuni post definiti “antisemiti” pubblicati nel periodo che va dal 7 ottobre 2023 al 19 maggio 2024. Tra i destinatari del provvedimento anche un simpatizzante della Federazione toscana del partito dei Carc.

A renderlo noto è la stessa Federazione, che parla di “solidarietà a tutti coloro che sostengono le ragioni della resistenza del popolo palestinese e che vengono colpiti dalla repressione. Obiettivo delle perquisizioni, si legge ancora nella nota, “telefoni, computer, supporti informatici, chiavette Usb, insomma tutto quello  che testimonierebbe l'attività 'criminosa’ del compagno. La perquisizione è avvenuta nella sua abitazione, nell'auto e nel motorino. Il computer è stato sequestrato e fatta copia del disco esterno così come il telefono che è ancora nelle loro mani”.

La Federazione toscana del Partito dei Carc è stata informata direttamente dalla persona perquisita. “Massima solidarietà – dice ancora il partito dei Carc – per un’operazione che sembra proprio anticipare quello che potrebbe accadere con l'approvazione del Ddl 1660 e l'introduzione nel codice penale di reati come 'il terrorismo della parola’. In Italia, come nel resto del mondo, cresce inarrestabile il movimento di solidarietà con l'eroica resistenza palestinese; in questo contesto aumentano i casi di censura e repressione contro chi parteggia con essa e osa denunciare il genocidio che lo Stato sionista d'Israele sta perpetrando contro la popolazione di Gaza”.