REDAZIONE FIRENZE

Posti auto per disabili, è polemica. Via i parcheggi in piazza Mino: "Il suolo serve a un’azienda di vini"

Malumori per la concessione degli spazi per scaricare l’uva. Il Comune: "Nella zona altri posteggi"

Posti auto per disabili, è polemica. Via i parcheggi in piazza Mino: "Il suolo serve a un’azienda di vini"

Marco Becattini, un residente con disabilità sui posti concessi a un’azienda vinicola

La "vendemmia" in piazza Mino cancella due posti auto per disabili e accende le critiche. Le uve arrivano direttamente là dove un tempo c’era l’Albergo Aurora e adesso ci sono le cantine con le botti barrique, dove si producono vini cult come Testamatta e Colore. La consegna è quotidiana e la cernita dei grappoli avviene sulla terrazza dell’ex Blu bar.

Una operazione spettacolare, che richiama l’attenzione di turisti e passanti. Ma anche alcune critiche. L’anno scorso alcuni vicini avevano lamentato miasmi e rumori; stavolta l’attenzione è invece richiamata sull’uso del suolo pubblico, che il Comune ha concesso all’azienda per consentire la speciale vendemmia, che andrà avanti per oltre un mese.

"Cancellare due posti auto disabili per far fare una dimostrazione scenografica ad una nota azienda vitivinicola è quantomeno increscioso e – denuncia il capogruppo del centrodestra Edoardo Canino – ancor più grave è la durata del provvedimento che il Comune concesso, senza dare alternative per i disabili".

" Si tratta di posti non assegnati e quindi non è obbligatorio individuarne di nuovi in occasione di una concessione d’uso temporaneo di suolo pubblico. Nei dintorni comunque – precisa il comandante della polizia Municipale Alessandro Braschi – ci sono cinque posti per la sosta disabili, fra farmacia , piazza Garibaldi e via Portigiani".

"Sono in salita e non è la stessa cosa – ribatte Canino, che aggiunge – Il 10 settembre è stato approvato all’unanimità un nostro ordine del giorno su disabilità e fragilità, quindi ci saremo aspettati che il provvedimento rilasciato in agosto dalla Polizia Municipale sarebbe stato modificato, eliminando il divieto sui posti per disabili e invitando il richiedente a limitarsi ad usare solo i posti per i taxi. Oltretutto non si capisce l’esigenza, dato che l’ingresso alla struttura è garantito nella parte posteriore della proprietà. Appare pertanto non condivisibile, perché non necessario, autorizzare la limitazione per oltre un mese di aree di sosta riservate al trasporto pubblico e alla disabilità. Chiederemo spiegazioni durante il consiglio dell’8 ottobre".