ERIKA PONTINI
Cronaca

Firenze, la strategia della prefetta: “Agire sui reati di strada. Occupazioni, già 27 sgomberi”

Francesca Ferrandino in prima linea per innalzare il livello e la percezione di sicurezza dei fiorentini. “Furti e aggressioni in negozi e supermarket: lavoriamo con associazioni e forze dell’ordine”

Firenze, 26 ottobre 2024 – Prefetta Francesca Ferrandino, la classifica del Sole 24 Ore sulla criminalità assegna a Firenze un poco lusinghiero terzo posto dopo Milano e Roma, colpiscono le rapine in strada. Qual è la situazione dal suo osservatorio?

“La classifica ci induce a riflettere, ma lo facciamo ogni giorno. La maggior parte dei reati riguardano la microcriminalità: in questi due anni c’è stato un aumento dei furti, spaccate comprese, e una diminuzione delle rapine, anche se è un reato che continua a tenerci allerta e rispetto al quale non si può pensare di ragionare solo in termini numerici: la singola collanina d’oro strappata a un passante crea uno choc importante. Ma è necessario aggiungere che quando parliamo di sicurezza ci troviamo a ragionare di una città di oltre 300mila abitanti, più i pendolari, 33mila studenti fuori sede e 12 milioni di turisti l’anno”.

Strategie di intervento?

“Si basano su quattro pilastri: il ruolo delle forze dell’ordine nell’ambito del controllo del territorio, la riqualificazione urbana, l’attenzione ai comportamenti deviati dei minori, il costante confronto con associazione di categoria e presidenti di Quartiere”.

La prefetta di Firenze, Francesca Ferrandino
La prefetta di Firenze, Francesca Ferrandino

Qual è il quartiere più in sofferenza?

“I Quartieri 1 e 5. Il primo riguarda anche il centro storico ed è maggiormente frequentato dai turisti: abbiamo definito operazioni ad alto impatto nell’area della stazione dove ora operano anche i militari di Strade Sicure. Nel Q1 dal 3 settembre abbiamo dato vita ai controlli attraverso le pattuglie appiedate, un servizio che sta dando molta soddisfazione anche in termini di sicurezza percepita ai cittadini e le forze di polizia hanno controllato 1500 persone”.

Cascine, un problema…

“Abbiamo definito un piano ad hoc fin da maggio 2023 e ora si è incrementata l’attività grazie all’aumento delle pattuglie della Municipale”.

Cascine, stazione e Fortezza sono le aree critiche interessate dalla sua ordinanza, una sorta di Daspo per chi crea disordine e ha precedenti...

“La stragrande maggioranza di reati commessi riguarda persone dedite a piccoli furti, senzatetto oppure stranieri irregolari, questo ha indotto la necessità di adottare l’ordinanza sulle aree dove gravitano: ordinanza che stiamo monitorando. Sono già stati adottati 21 provvedimenti di allontanamento”.

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Diceva, sulle Cascine serve un piano congiunto.

“Serve anche un’attività di riqualificazione urbana: più si occupano i territori con iniziative, più si allontanano soggetti che svolgono attività criminose, l’attività è in corso ma ovviamente richiede tempo”.

Il tallone d’Achille sono i reati di strada…

“Lavoriamo anche sulle licenze degli esercizi commerciali che non seguono le regole e che, a volte, diventano punti di ritrovo di balordi e spacciatori e comportano un riflesso sulla sicurezza della città: in questo ambito si inserisce il gruppo di lavoro che monitora le attività considerate a rischio. Ne stiamo monitorando, 126, 81 sono a Firenze, 18 a Empoli: abbiamo già ottenuto la revoca di 6 licenze”.

Poi ci sono le ordinanze comunali per chiudere i minimarket alle 21…

“A volte si trasformano in ritrovi di persone che abusano di droghe e alcol...a tarda ora è difficile che si vada a comprare solo il latte. I controlli stanno dando ottimi risultati: la sindaca Funaro ha esteso, sentito il Cosp, a ulteriori 17 strade. Ora sono 36 quelle interessate per 57 esercizi commerciali”.

Quanti furbetti?

“Sono state elevate 23 sanzioni a carico di 18 esercizi commerciali, gli strumenti che stiamo adottando hanno comunque una efficacia”.

Ci sono stabili, anche privati, che vengono occupati. Ogni volta si riaffaccia lo spettro dell’ex Astor. Qual è la situazione?

“Il tavolo in prefettura ha ordinato 27 sgomberi, sia di proprietà privata che comunale per i quali si stava paventando una gestione poco trasparente delle occupazioni: abbiamo rilevato famiglie che già abitavano legittimamente un immobile andavano a occupare altri alloggi Erp”.

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Un fenomeno addebitabile solo ai singoli?

“Non possiamo escludere un fenomeno organizzato”.

E per le aree private?

“Si interviene quando c’è una denuncia e dinanzi ai provvedimenti della magistratura, a meno che li sorprendiamo in flagranza e allora li sgomberiamo subito; il questore ha definito una mappatura anche di potenziali immobili dove si potrebbero determinare le occupazioni che teniamo monitorati”.

Altro problema d’attualità: furti e aggressioni nei supermarket...

“Lavoriamo su due fronti: con le associazioni di categoria dei piccoli commercianti per le spaccate e registriamo un lieve miglioramento, anche utilizzando le guardie particolari giurate del progetto ‘Mille occhi sulla città’ che nell’ambito del protocollo allertano subito le forze di polizia in caso di criticità. Importante lo stanziamento di Comune e Camera di Commercio per consentire ristori alle attività danneggiate e finanziamenti per implementare i sistemi di difesa passiva: a oggi sono stati corrisposti oltre 300mila euro e presentate 146 domande, 73 solo a Firenze”.

E le grandi catene?

“Analogo confronto è strato avviato con le associazioni di categoria della grande distribuzione sulla scorta della segnalazione di un importante supermercato (Esselunga, ndr), d’intesa con altre catene per definire le linee operative. Si è già svolta una riunione del Comitato allargato ed è stato istituito un tavolo di lavoro che opera su due fronti: individuazione di esercizi commerciali ritrovo di soggetti dediti a piccoli reati, spaccio e abuso di alcol per applicare l’articolo 19 (la revoca, ndr) e il monitoraggio di criticità nei supermercati per individuare modalità di difesa passiva da installare a cura dei supermercati. Su questo fenomeno si è svolto anche un incontro con la Cgil per definire misure a tutela dei lavoratori”.

E invece per i maggiorenni, chi delinque? Clandestini?

“Sì, la stragrande maggioranza sono irregolari sul territorio”.

Aggressione dei sanitari, altro tema caldo.

“La questione è stata al centro di un Comitato a cui ha partecipato il presidente della Regione, i presidenti dell’Ordine dei medici e degli infermieri. Bisogna far capire che il nemico non è il medico, ma la malattia. Il questore ha già svolto sopralluoghi dove insistono presidi fissi di polizia per rendersi conto dell’efficacia della collocazione e si sta confrontando con i dirigenti ospedalieri, mentre la Regione darà finanziamenti per i sistemi di sicurezza, dispositivi tecnologiche e allarmi presso”.

Interdittive antimafia, quante sono e che fenomeno fotografano?

“Abbiamo un quadro importante di quello che succede in città metropolitana e in Toscana in cui agiscono consorterie criminali sia italiane che straniere in settori importanti della nostra realtà economica. In Toscana gli anticorpi ci sono e c’è massima collaborazione con gli attori deputati al controllo. Non significa che stiamo sconfiggendo un fenomeno ma lo affrontiamo anche con la procura della Repubblica, in base alle rispettive competenze, nell’ambito di un decreto ministeriale che favorisce l’interlocuzione. Nel 2023 12 provvedimenti interdittivi e quattro collaborazioni preventive, recentemente introdotte che consentono un preliminare ’controllo’, nel 2024, 16 interdittive e finora due collaborazioni”.

I settori?

“Tutti ma, in particolare, il turistico alberghiero, lo smaltimento di rifiuti e gli appalti che sono da sempre il boccone più ghiotto per chi vuole provarsi a inserire nel tessuto economico”.