Duccio
Moschella
Sono aperti a presbiteri, diaconi e religiosi (e anche ai laici) e, dopo la pausa per la pandemia, intendono offrire un approfondimento in preparazione al Giubileo del 2025. In particolare, in questo primo anno, l’attenzione sarà rivolta al Concilio Vaticano II, mentre in quello successivo, si tratterà il tema della preghiera. "Abbiamo pensato - scrive il cardinale Giuseppe Betori nell’invito - di proporre quattro incontri, i primi due affronteranno il tema dell’Eucarestia che è il cuore della vita sacerdotale. Su di essa il sacerdote è chiamato a modellare tutta la sua vita". Il riferimento sarà la Sacrosanctum Concilium, la costituzione conciliare che indica la liturgia come culmine e fonte di tutta l’azione dela Chiesa. Gli ultimi due incontri saranno dedicati invece ad altre due costituzioni conciliari, la “Gaudium et spes“ e la “Dei Verbum“. Quest’anno, aggiunge l’arcivescovo, "vorremmo iniziare anche un percorso che ci aiuti a prepararci al Giubileo 2025. Spero che questi temi così essenziali per la nostra vita di preti e diaconi, e l’autorevolezza dei relatori, ci spingano ad approfittare di questa preziosa opportunità". Il primo incontro, stamani alle 10,30, vedrà la partecipazione del cardinale Kurt Kock, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Il tema sarà proprio l’Eucaristia, fonte e culmine della vita presbiterale. Martedì 31 gennaio il cardinale Lazzaro You Heung-Sik, prefetto del dicastero vaticano per il clero, parlerà del prete “ministro del sangue di Cristo“. Il percorso proseguirà martedì 15 marzo con monsignor Mario Meini, vescovo emerito di Fiesole, sull’attualità della “Gaudium et spes“, mentre giovedì 3 maggio sarà monsignor Andrea Bellandi, fiorentinissimo arcivescovo di Salerno, a parlare della centralità della “Dei Verbum“ nel magistero del Concilio Vaticano II.