
Fermate dalla Polizia e dal giudice le ’Thelma & Louise’ dei furti in albergo. Hanno fatto anche tre tentativi in un solo giorno, il 10 settembre. Mettevano nel mirino gli alberghi, uno in zona Cure, un altro in zona Fortezza, il terzo verso Borgo Pinti. Tecnica semplice. Consolidata: ingresso di una delle due alla ricerca dei locali adibiti a depositi bagagli e ’prelievi’ di ciò che era possibile afferrare presto e bene. L’altra fuori, a far da palo e dar gas allo scooter per mettersi in salvo con amica e bottino. Forse fidavano anche sull’essere donne, sull’apparire (quasi) insospettabili. Però se c’era da menare per guadagnarsi la fuga, non esitavano (almeno una) ad alzare le mani. Il dipendente di un albergo che si era accorto di un tentativo di furto e aveva cercato di fermare l’autrice si prese un ceffone. I ’falchi’ guidati dal dottor Verrone, hanno arrestato – su ordine di custodia – Veronica Lallai, 40 anni, e Majla Tiberti, signese, due anni più grande. A entrambe sono contestati i tre tentativi di settembre, di cui uno riuscito: il furto di un tablet dal deposito bagagli. La Tiberti aspetta fuori in scooter, pronta a dare gas, non appena l’amica usciva dalla ’location’ appena vistata...Alla sola Lallai sono contestati altri due episodi: 5 settembre, blitz in un albergo in Santa Reparata (rubato un portatile) e – il 23 settembre – un accesso in una banca, con carte di credito in una borsa portata via a una dipendente. Con una di quelle carte l’indagata avrebbe effettuato 3 pagamenti per il massimo giornalierio consentito in un bar pasticceria di piazza della Repubblica. Nel conto di Lallai anche l’accusa d indebito utilizzo di carte di credito. Telecamere della videosorveglianza avevano però messo a fuoco lo scooter. La targa, soprattutto. E in un occasione di un tentativo di furto, uno di un albergo ha scattato un foto ad almeno una delle due, con il cellulare.
La Polizia a novembre aveva già sgominata una banda di ladri specializzata nei furti (sei quelli contestati, da agosto a ottobre) negli hotel di lusso. Cinque misure per altrettanti sospetti , tra i 28 e i 40 anni, quattro romeni e un marocchino. Una banda più ’strutturata’, diciamo, capace anche di portarsi via casseforti dalle camere. All’inizio di luglio erano stati i carabinieri di Castello a fermare e denunciare un 52enne e un 35enne cileni, senza fissa dimora, precedenti specifici in più parti d’Italia. Si mescolavano ai clienti di hotel di lusso durante il buffet della colazione.
g.sp.