Firenze, 3 giugno – Sono oltre 20mila i lavoratori artigiani toscani che attendono ancora la cassa integrazione, per un totale di circa 5mila aziende coinvolte. Non sono arrivati i primi tre mesi 2021 e manca ancora una parte di dicembre 2020. Impossibile andare avanti in queste condizioni e la situazione è diventata ormai paradossale e intollerabile, denunciano Cgil e Cisl, che hanno organizzato un presidio stamani alla prefettura di Firenze.
L'erogazione degli ammortizzatori sociali passa attraverso il fondo nazionale Fsba, che accredita i lavoratori attraverso le aziende che hanno provveduto a rendicontare le richieste di sostegno. I fondi sono stati sbloccati qualche giorno fa e sono in arrivo. Il 28 maggio sono stati pagati dall'Inps, infatti, i primi tre mesi 2021, per un importo pari a 41,2 milioni, e circa il 10% delle prestazioni di aprile, per una cifra di 800mila euro. Ma il problema si ripresenterà di nuovo.
"Il meccanismo non va bene. E' lo stesso da un anno e mezzo a questa parte. Chiediamo di cambiarlo, altrimenti ogni mese ci troveremo di nuovo di fronte a questa situazione che per i lavoratori è diventata insopportabile", spiega il segretario generale della Cisl Toscana Ciro Recce. I tempi si allungano a causa di verifiche e controlli che, secondo i sindacati, possono invece essere fatti dopo aver erogato quanto spetta al lavoratore. A questi si aggiungono i tempi di attesa per l'arrivo delle risorse da Roma. Ritardi, mediamente di 90 giorni, si registrano anche per la cassa in deroga.
"Siamo qui al presidio sotto la prefettura - ha spiegato il neo segretario generale della Cisl di Firenze e Prato, Fabio Franchi - come un atto necessario e doveroso, visto il perdurare della situazione di ritardo nei pagamenti degli ammortizzatori sociali ai lavoratori dell’artigianato da parte dell’ Ente Bilaterale, ritardi che ormai sfiorano le cinque mensilità".
“Serve più celerità e più puntualità da parte di tutti gli attori coinvolti - sottolinea la Cgil di Firenze, che ricorda che nella sola area fiorentina ci sono 5mila lavoratori dell'artigianato in attesa della cassa integrazione - anche attraverso, ad esempio, la previsione dell’anticipo delle somme da erogare, verificabile ex post come previsto per altri ammortizzatori sociali. Altrimenti – annuncia la sigla sindacale – saremo pronti a nuove iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica di mobilitazione".