Firenze, 3 febbraio 2025 - Al grido di 'Palestina libera' si è svolto in via dei Benci a Firenze un presidio organizzato, tra gli altri, da Firenze per la Palestina per protestare contro un convegno “israeliano nella nostra città e altamente offensivo per la storia di Firenze”. Al convegno, oggi e domani, spiegano i manifestanti, “parteciperanno personaggi come il colonnello Moshe Farchi, responsabile della salute mentale nell'esercito israeliano, il dottor Moran Bodas, psicologo del ministero della Difesa israeliano e Marco Carrai”, console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.
Edoardo Todaro di Firenze per la Palestina ha spiegato che l'Università di Firenze, che in un primo tempo aveva contribuito alla presentazione dell'evento salvo poi spiegare che ci sarà solo l'intervento di una docente, “sta mantenendo un comportamento ambiguo su questa vicenda”. “In questa iniziativa organizzata dalla Tel Aviv Università è presente il logo dell'Università di Firenze – ha affermato Sereen El Debuch dei Giovani Palestinesi -. C'è un tentativo di equiparare l'antisionismo con l'antisemitismo. Questo oltre che essere dannoso per agli ebrei, è dannoso per tutti coloro che lottano per la Palestina. Sappiamo che l'Università ha in essere 4 accordi con la Tel Aviv University, chiediamo che ci sia una rescissione totale”.
“Fa rabbrividire che membri dell'Esercito, dello Stato che è accusato di genocidio possano girare liberamente per le nostre città e che l'Università di Firenze co-organizzi eventi del genere”, ha commentato Sofia Vinci di Studenti per la Palestina.