Firenze, 9 ottobre 2017 - UNA VOLTA c’erano i gas, i gruppi di acquisto solidale. C’era chi teneva gli ordini, magari su un pezzo di carta o su un foglio word, poi, al giorno e all’ora stabilita, ogni partecipante si ritrovava nel luogo prestabilito per ritirare l’ordine, pagando in contanti. Adesso anche i gas si sono digitalizzati. Produttori a chilometri zero, anche piccoli, si mettono in contatto diretto con i consumatori tramite il portale alvearechedicesi.it. Prodotti, con relative foto, elenco dei fornitori e dei gestori, tutto si trova online. E con un semplice click, come qualunque sito e-commerce, è possibile fare l’ordine acquistando con carta di credito e poi ritirare i prodotti al luogo e ora stabilita. Per accedere al circuito basta registrarsi gratuitamente al portale.
E’ possibile iscriversi ad un massimo di tre alveari e quindi conoscere i fornitori, i prodotti disponibili per la settimana o contattare via email o telefono il gestore dell’alveare. Non c’è un importo minimo di acquisto. I produttori fissano liberamente il prezzo e pagano un 20% di servizio, di cui il 10% va al gestore dell’Alveare, che si occupa anche di trovare i fornitori e ci deve mettere un po’ di spirito imprenditoriale per far funzionare la comunità, e il 10% all’Alveare madre, cioè a chi lavora alla piattaforma internet alvearechedicesi.it.
Si possono comprare i prodotti più svariati: frutta, verdura, pasta, pane, biscotti, latticini, carne, affettati, vino, birra. Il progetto è approdato in Italia nel settembre 2014. Attualmente a Firenze esistono tre Alveari attivi: uno in piazza delle Murate, che conta oltre 1.300 membri, quello di Rifredi, con oltre 400 membri e ritiro presso l’Impact Hub di via Panciatichi, entrambi gestiti dalla blogger Chiara Brandi, quello di Ponte a Ema, con 228 membri, gestore Gaia Murarolli. Un fenomeno che però si sta rapidamente diffondendo. Tre sono gli alveari in costruzione: a Campo di Marte, all’Isolotto e in centro, presso Libri Liberi. In costruzione anche due alveari in provincia, a Figline e a Sesto Fiorentino. Quest’ultimo fa riferimento a Silvia Barbieri, dell’associazione Namastè, situata in via Guerrazzi 147, dove, oltre a hatha yoga, biodanza e pilates, ben presto si potranno degustare i prodotti a chilometri zero acquistati online.
Monica Pieraccini