FIRENZE
Cronaca

Prima campanella in salita Le scuole lanciano l’allarme "Servono almeno 200 bidelli Così rischiamo di non aprire"

Il monito di Cgil, Cisl e Uil in vista di settembre: "Ne abbiamo chiesti 333, ce ne daranno 135". Ecco l’elenco degli istituti che saranno più in difficoltà in tutta la nostra provincia.

Prima campanella in salita Le scuole lanciano l’allarme "Servono almeno 200 bidelli Così rischiamo di non aprire"

di Elettra Gullè

È ancora una volta allarme collaboratori scolastici. "Siamo ormai alla presa di giro - accusa Claudio Gaudio della Cisl -. L’ufficio scolastico ha chiesto ai propri dirigenti scolastici le loro necessità, ma evidentemente non le riconosce come attendibili, perchè non sono stati autorizzati neanche la metà dei posti in deroga richiesti dalle scuole". A parlare sono i numeri: se gli istituti della provincia fiorentina hanno chiesto 333 collaboratori scolastici in deroga, ovvero in aggiunta rispetto all’organico previsto, da via Mannelli ne sono stati autorizzati solo 135, pari al 40%.

"Siamo al ridicolo. L’Usr di fatto sconfessa l’operato dei propri presidi, che hanno richiesto personale in più per riuscire ad aprire i vari plessi" accusano i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda che, compatti, annunciano una mobilitazione. Tra i comprensivi più in sofferenza, quelli di Signa, Lastra a Signa, Fiesole, Tavarnelle, San Casciano. È evidentemente la provincia ad essere più in difficoltà: basti pensare a Fiesole, che ha tanti plessi distanti tra loro. I collaboratori scolastici sono essenziali per aprire i plessi e per garantire la sorveglianza, soprattutto là dove ci sono i più piccoli. Ma anche a Firenze non c’è da stare allegri. Sono in sofferenza i comprensivi Vespucci e Gandhi, tanto per dirne alcuni. "Ma il problema è generalizzato" non usano mezzi termini i sindacati. Pensare, continuano, che "era stato proprio l’Usp a chiedere un monitoraggio alle scuole. Ma allora perché non si risponde alle esigenze manifestate dai dirigenti? Perchè la Toscana è da sempre molto ‘timida’ nel chiedere i posti in deroga?". Il caso più eclatante, dovuto anche all’assenza di un sufficiente numero di collaboratori scolastici, è successo al comprensivo Caponnetto di Bagno a Ripoli, dove due bambini sono scappati di scuola e saliti sul bus per raggiungere Firenze, dove sono stati notati da due assessore. A maggio, il comprensivo in questione ha pure scioperato. "Ma non è servito a niente" allargano le braccia i sindacalisti. Sul fronte assunzioni non va meglio.

Il ministero ha annunciato un piano di assunzioni di personale Ata che a stento riesce a coprire il turn over. Ecco che in Toscana per gli assistenti amministrativi su 425 posti vacanti ne verranno coperti solo 159 (il 37%); per i collaboratori scolastici su 1268 posti vacanti le immissioni in ruolo saranno solo 503 (il 40%); per gli assistenti tecnici su 202 posti vacanti solo 45 saranno le assunzioni (il 22%). Insomma, anche stavolta l’inizio dell’anno scolastico si annuncia in salita. Col male della ‘supplentite’ lontano dall’essere curato.