Prof sospesi in presidio davanti alle scuole. "Aspettiamo il ritorno della democrazia"

Sit-in davanti alle scuole e al Ponte Vecchio organizzati dal Coordinamento istruzione per la libertà (Cil) e da Insegnanti che dicono no (InScdNo). "Daremo fondo ai risparmi di una vita. Sarà un Natale molto amaro", dicono

Un momento della manifestazione (New Press Photo)

Un momento della manifestazione (New Press Photo)

Firenze, 22 dicembre 2021 - Tre presidi a Firenze, con sei cartelli a comporre la scritta 'Noi aspettiamo fuori... il ritorno della democrazia': è l'iniziativa organizzata oggi dal Coordinamento istruzione per la libertà (Cil) e da Insegnanti che dicono no (InScdNo), a fianco dei lavoratori (del mondo della scuola ma non solo), sospesi dal luogo di lavoro in quanto non vaccinati. Il primo presidio si è tenuto alle 8, all'entrata del liceo classico Galileo, il secondo alle 9 davanti alla stazione di Santa Maria Novella, mentre il terzo si terrà alle 11 in via Guicciardini, lato Ponte Vecchio. I docenti distribuiscono volantini agli studenti ed a tutta la cittadinanza. 

«Giova alla dignità democratica di un Paese libero affamare chi legalmente non si conforma a indicazioni non condivise?», chiedono Cil e InScdNo, secondo cui oggi l'insieme dei diritti costituzionali «sembra in discussione» per l'emergenza, «come se il diritto al lavoro e alla vita fosse diventato un privilegio», mentre «si chiede a tutti di sottoporsi ad un vaccino a scadenza semestrale, condizione per il rinnovo di molti diritti civili e umani. Un vaccino - sostengono Cil e InScdNo, - costituito da un preparato ancora sperimentale, che non immunizza dall'infezione». I docenti, sospesi dall'insegnamento, avevano nei giorni scorsi manifestato davanti al liceo Machiavelli.

Sono già decine i prof delle scuole fiorentine che hanno salutato i loro ragazzi. Tra loro, c'è pure chi già pensa a "crearsi un nuovo lavoro". "Daremo fondo ai risparmi. Ai nostri figli abbiamo già spiegato che sarà un Natale particolarmente amaro", dicono.