ELETTRA GULLE’
Cronaca

Post blasfemo, prof sospeso. Ma gli studenti sono tutti con lui

Sanzione di 8 giorni per Filippo Zolesi, insegnante di matematica. Il legale: "Solo un’espressione colorita"

Firenze, 14 febbraio 2023 – Un attimo di rabbia sfogato sui social costato carissimo. È sospeso da ieri, per otto giorni, il professore di matematica dell’Itt Marco Polo di Firenze, che su Facebook aveva commentato con una bestemmia la nascita del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Filippo Zolesi, che nel capoluogo toscano è anche consigliere di quartiere per Sinistra Progetto Comune, ha ricevuto una sanzione disciplinare dall’ufficio scolastico provinciale per un atto "non conforme alle responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerenti alla funzione docente".

Ma gli alunni sono tutti dalla sua parte: "Una sanzione troppo pesante - dice Giovanni Marini, che incontriamo all’uscita da scuola -. Il post è stato fatto fuori dall’orario di lavoro. Lui è un ottimo insegnante".

Sulla stessa scia Matteo Vermigli: "Con lui abbiamo un ottimo rapporto. È una persona in gamba, che con noi ha instaurato un legame importante". "Ci dà sempre una mano e non ha mai parlato di politica in classe", aggiunge Gabriele Tarchi. "E poi a pochi mesi dalla Maturità ci ritroviamo senza docente di Matematica", scuote la testa Tommaso Noferini.

«A quest’ora sarei dovuto essere in classe", ha detto ieri mattina, sconsolato, Zolesi. Sui social, un post, a corredo della nota di solidarietà della Cgil: "Sono fiducioso che la magistratura proteggerà i miei diritti costituzionali". Per il resto, essendoci un ricorso al tribunale del lavoro, il docente non dice niente. Ma lo fa al suo posto l’avvocatessa Isetta Barsanti Mauceri: "Otto giorni di sospensione sono un’immensità. Il docente, sulla sua pagina personale, nella quale si fa riferimento alla sua attività politica e non a quella di docente, ha usato un’espressione colorita per esprimere la sua rabbia, il suo dispiacere di fronte al cambio di denominazione del Ministero della Pubblica istruzione, ora anche del Merito. Tra l’altro, una decisione criticatissima sui social. Invito il ministro ad andare a spulciare tutti i social e, soprattutto, gli chiedo: se il professore avesse scritto ‘porca miseria’ sarebbe cambiato qualcosa?".

"La bestemmia non era rivolta al Ministero - prosegue la legale -. Era un’espressione colorita derivante da un disappunto del docente. Il post l’ha scritto a casa, fuori dall’orario di lavoro. Non solo. La bestemmia non è più un reato. Siamo in uno Stato laico, dove c’è il libero esercizio del pensiero della persona. Leggendo quel post è evidente che lui voleva dire ‘porca miseria’. Senza offendere nessuno".

Secondo il legale, si è trattato di una "ritorsione politica da parte della Destra cittadina. Ora, per via della sospensione, "avrà ritardi sulla carriera professionale, non potrà partecipare a concorsi e per due anni sarà escusò dalle commissioni di maturità". E pensare, aggiunge, "che si era anche subito scusato". Per la Cgil, una "sanzione ingiusta e di una pesantezza mai vista prima". "E’ molto grave che il docente venga colpito nella sua qualità di dipendente per un comportamento tenuto fuori dall’ambiente di lavoro, nel suo tempo libero, in un contesto comunicativo che nulla ha a che vedere con l’istituzione scolastica.

“E’ un pericoloso precedente", aggiungono dal sindacato. "Ecco il risultato dell’azione politica portata avanti dalle Destre", non usano mezzi termini i compagni di partito Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune.

(ha collaborato Gabriele Manfrin)