FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

"Io, vittima dei miei studenti stalkerizzato per quasi due anni"

Offese e telefonate notturne. Alla sbarra gli ex liceali

Nelle foto il professore di lettere Davide Biosa e il Russell-Newton

Scandicci (Firenze), 2 dicembre 2018 - «Ogni giorno noi docenti siamo sottoposti ad attacchi. E non è possibile che tutto ciò accada nel silenzio generale». La denuncia-appello è del professore Davide Biosa, che ha provato sulla sua pelle cosa significa subire offese continue dagli studenti. La vicenda lo ha segnato profondamente, l’ha fatto star male, ha determinato sofferenze fisiche e interrogativi sul ruolo degli insegnanti nel rapporto con gli studenti. Biosa ha subito molestie che si concretizzavano in quindici, venti telefonate al giorno, con offese pesanti. Anche di notte. Il processo per quei fatti, che iniziarono nel febbraio 2013 per finire nel luglio 2014, è cominciato la scorsa settimana. Quegli studenti nel frattempo sono cresciuti, e ora si trovano sul banco degli imputati. Biosa insegnava, come precario di lettere, al Russell-Newton.

«Mi ero allontanato dall’aula – racconta – per aiutare una ragazza che stava male e approfittando di quella assenza alcuni studenti del secondo anno frugarono nelle tasche della mia giacca, prendendo il cellulare e carpendone il numero. L’inizio del calvario fu quello».

Ogni giorno e ogni notte il cellulare del prof era ‘rovente’ per le offese e i riferimenti diretti all’attività didattica che veniva eseguita in classe. Così, dopo un anno e mezzo di pazienza, decide di denunciare: «I carabinieri che hanno condotto la prima fase delle indagini – racconta – hanno raccolto 2.000 pagine di tabulati. Chiamate arrivate ai numeri che io avevo fornito: una quindicina ogni 24 ore; il contenuto era sempre a base di offese e volgarità».

«gli inizi avevo lasciato perdere illudendomi che erano ragazzate e col tempo si sarebbero concluse. Poi provai ad ammonirli ma le telefonate divennero invece più frequenti, finchè, al culmine della disperazione, non fui costretto a denunciare. Questo stillicidio di molestie mi ha provocato stress grave che ha richiesto cure mediche. Trovo poi triste che in più di quattro anni non abbia ricevuto alcuna scusa né da parte dei ragazzi né da parte dei genitori».

Nei giorni scorsi al tribunale dei minori di Firenze si è svolta la prima udienza a carico di uno dei dieci imputati. «Mi preme sottolineare – conclude Biosa – che il risarcimento che chiederò agli imputati sarà interamente destinato al reparto di oncologia dell’ospedale Meyer. Con tale gesto mi propongo di fornire un aiuto a chi soffre e, contemporaneamente, di lanciare un segnale simbolico e educativo contro la devianza giovanile e gli attacchi a cui quotidianamente siamo sottoposti noi docenti».