REDAZIONE FIRENZE

Professori senza stipendio da due mesi

Centinaio di docenti neo-immessi in ruolo a Firenze e provincia non hanno ancora ricevuto lo stipendio di settembre e ottobre a causa di inghippi burocratici. La Uil, Cisl e Flc-Cgil denunciano l'inaccettabile situazione.

Professori senza stipendio da due mesi

Hanno chiesto aiuto ai genitori, ma anche a fratelli e cugini. "Per favore, non mi stanno pagando lo stipendio… Mi date una mano?". Quanta umiliazione per i docenti neo-immessi in ruolo che, per una serie di incredibili inghippi burocratici, non hanno ancora visto gli stipendi di settembre e ottobre. Sono un centinaio, tra Firenze e provincia. Dal 1° settembre hanno finalmente ottenuto l’agognato posto di ruolo, ma lo stipendio per ora resta un miraggio. "Siamo di fronte all’ennesimo caso di inutile burocrazia - spiega Cristiano Di Donna della Uil Scuola rua di Firenze -. Il fatto è che la Ragioneria territoriale fiorentina è molto, molto pignola. Così, basta un nulla ed i contratti stipulati a inizio settembre vengono rimandati indietro. E così riparte il giro, tra firme, timbri e mille adempimenti". Per fare un esempio pratico, per i docenti la "presa di servizio" scatta il 1° settembre. "Ma è prassi che i contratti vengano redatti un paio di giorni dopo, perchè le segreterie sono ingolfate. Ma un contratto redatto ad esempio il 3 settembre non è valido per la Ragioneria. Ed il sistema non permette di retrodatare i documenti". Così, tra rimpalli di scartoffie , i prof restano senza stipendio. "Durante l’anno di prova, i docenti vengono di fatto trattati come precari - spiega Di Donna -. Poi, dal 1° settembre dell’anno dopo, il loro contratto va aggiornato. Ecco, tutto questo genera un caos burocratico. E i docenti chiamati per le supplenze brevi riscuotono anche dopo sette mesi. E’ inaccettabile". "E’ vergognoso - rimarca Claudio Gaudio della Cisl -. La trasformazione dei contratti da determinato ad indeterminato non può provocare tutto questo". "E’ anche colpa dell’Usr, che non ha soddisfatto le richieste di organico dei presidi - punta il dito Emanuele Rossi dell’Flc-Cgil -. Le segreterie non ce la fanno".