Profilo fake della sindaca Funaro: "Chi ha ricevuto messaggi li segnali"

Contattati in massa gli utenti per ottenere contributi comunali inesistenti .

Profilo fake della sindaca Funaro: "Chi ha ricevuto messaggi li segnali"

Contattati in massa gli utenti per ottenere contributi comunali inesistenti .

La denuncia è stata presentata alla polizia postale ieri mattina, direttamente dalla sindaca Sara Funaro dopo aver scoperto, attraverso un cittadino, che su Facebook era stato creato un profilo fake a suo nome – con tanto di foto della campagna elettorale e di lei in fascia tricolore – dal sono partiti decine di messaggi. Una segnalazione è stata inoltrata anche agli amministratori del social network a cui è stato chiesto l’immediata cancellazione di quella pagina. Per evitare truffe, la stessa Funaro ha poi postato una nota: "Sono venuta a conoscenza dell’esistenza di un profilo Facebook, che riporta il mio nome, dal quale partono messaggi con finalità di truffa. Trattandosi di un profilo falso chiedo a chi avesse ricevuto questi contenuti di segnalarli e di non dare seguito a ciò che viene richiesto. Il profilo è già stata segnalato anche alle autorità competenti".

Nelle decine di messaggi inoltrati attarverso Messenger, un fantomatico direttore del Comune, spiegava che erano disponibili contributi economici per anziani, famiglie, persone anche con l’Isee alto, disabili, e che per ottenere il denaro bastava inviare una mail al funzionario che poi avrebbe preso in carico la pratica. Il profilo Sara.Funaro.56706 ancora non sarebbe stato oscurato ma gli agenti non dovrebbero avere alcun problema a rintracciare, attraverso un’analisi dei dati, colui o coloro che lo hanno creato con il preciso scopo di spillare soldi a inconsapevoli internauti, molti dei quali, pensando non si trattasse di una pagina falsa hanno perfino accettato la richiesta di amicizia. Nel profilo fake – che sarebbe stato creato qualche giorno prima di Ferragosto – compaiono solo due post con immagini della sindaca durante il suo tour elettorale e poi dopo il giuramento.

A.P.