
Alessandro Bertelli davanti alla Profumeria Inglese (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)
Firenze, 6 giugno 2015 - Chiuso per tasse. Ecco perché un negozio storico del centro fiorentino chiude i battenti: la Profumeria Inglese di piazza dell’Olio, fondata a metà Ottocento dal farmacista inglese Henry Roberts (sì, proprio l’inventore del borotalco). Già una quindicina di anni fa aveva fatto parlare di sé, questo esercizio che è nel cuore di moltissimi fiorentini: aveva detto addio alla sede storica di via Tornabuoni perché la proprietà del fondo aveva deciso di triplicare l’affitto. Da lì la decisione di spostarsi in un locale di proprietà. Ma non è bastato a risolvere il problema di base: lavorare buona parte dell’anno per il fisco. «Acquistando i muri – spiega il titolare, Alessandro Bertelli – pensavo di aver risolto il problema, non avrei più dovuto pagare un affitto. Poi è venuta l’Ici, per la quale pagavo circa 6mila euro l’anno. L’Ici è diventata Imu ed è salita attorno ai ventimila euro, adesso con la riforma del catasto si parla di un aumento del 50%. Cioè un aumento del 50% di una tassa che era già stata triplicata... Senza contare che, al di là di questo, c’è la tassa rifiuti e la normale tassazione del reddito».
Ecco perché Bertelli, nonostante gli affari andassero a gonfie vele, ha deciso di avviare una maxiliquidazione che andrà avanti fino al 30 giugno, ultimo giorno di attività: «Poi lascerò il locale in affitto a un marchio di abbigliamento, «Peserico», che sta aprendo in tutto il mondo. Io manterrò solo il centro estetico, quello rimarrà nella sua sede; lì non ho la concorrenza delle multinazionali, come quelle che ogni tanti falliscono per pagare i fornitori con un concordato al 40%... Poi cercherò un fondo più piccolo, magari in una via un po’ defilata del centro, per riaprire una profumeria più piccola, di nicchia, dove continuare a vendere i marchi ricercati e le nostre esclusive, quelle per cui siamo famosi presso la nostra clientela, passando dagli attuali 400 a circa 80 metri quadri».
Oltre all’Imu stellare, ci sono anche altri motivi di amarezza nelle parole di Alessandro Bertelli: «Mi sono stufato della burocrazia delle multinazionali, è diventato impossibile trattare con loro. E se devo dirla tutta, anche in Comune... Quando sono andato a chiedere qualche piccola agevolazione fra quelle riservate ai negozi storici mi è stato detto che il nostro non rientra nella categoria. Lo è, ma solo nel cuore dei fiorentini». Non sono mancate ovviamente le testimonianze di solidarietà da parte dei numerosi clienti che in tutti questi anni si sono serviti della profumeria, prima in via Tornabuoni e poi in piazza dell’Olio: «Avevo messo un libro – conclude Bertelli – chiedendo ai miei clienti di lasciare i loro nominativi per essere ricontattati in caso di un'eventuale riapertura.... Abbiamo già centinaia di nomi».