MANUELA PLASTINA
Cronaca

"Promesse di Autostrade, vigiliamo"

Lo scavo della galleria San Donato: Casini e Certosi, sindaci di Bagno a Ripoli e Rignano, rassicurano i cittadini

di Manuela Plastina

"Vigileremo sulle promesse di Autostrade per la tutela della comunità". I sindaci di Bagno a Ripoli e Rignano promettono di non abbandonare i cittadini maggiormente coinvolti dalla realizzazione della nuova galleria del San Donato per la terza corsia dell’A1. In primavera, hanno annunciato i tecnici nell’assemblea pubblica a San Donato in Collina, inizieranno i lavori di scavo per 950 metri della nuova carreggiata in direzione sud. Sarà attivato un monitoraggio topografico e strutturale del territorio che sta subito sopra, hanno promesso i referenti di Aspi, con un’attenzione particolare proprio per l’abitato di San Donato. "Se la terza corsia è un’opera importante per il Paese – sottolinea il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini –, Autostrade deve dimostrare di essere una società moderna, attenta all’ambiente e alle comunità che la ospitano. Pretendiamo rispetto dei tempi e degli impegni e attendiamo le opere di mitigazione, che non possono più essere rimandate". Casini annuncia un’assemblea pubblica il 20 dicembre ad Antella.

Sul fronte rignanese, il sindaco Giacomo Certosi promette occhi puntati sui cantieri e sul rispetto delle promesse sul rumore. "Quello attuale, seppur momentaneo e legato ai lavori, infastidisce in particolare le case più in basso della frazione di San Donato. Ma il più preoccupante è quello a lungo termine, legato al traffico dell’autostrada, già aumentato da quando son state tolte le alberature per l’ampliamento".

Autostrade ha promesso barriere fonoassorbenti oltre al ripristino del verde, ma solo a lavori conclusi in base al confronto tra il monitoraggio acustico prima e dopo il cantiere. "Da due anni chiediamo tutele, forti anche di una raccolta firme: non molleremo" ,promette Certosi. C’è poi il rischio strutturale determinato dai lavori di scavo che potrebbero avere ripercussioni sugli edifici in collina. "Nella mappa del rischio – spiega il sindaco – due abitazioni sono le più in pericolo. Le tre famiglie che ci vivono hanno incontrato Autostrade nel mio ufficio". I lavori avanzeranno di 25 centimetri al giorno, queste famiglie dovranno lasciare le loro case in via precauzionale tra un anno per circa 6 mesi. "Possono trovare una collocazione alternativa in base alle loro necessità: le spese sono pagate da Autostrade".