
La futura tramvia sarà caratterizzata da mezzi a batteria e quindi si potranno cambiare i percorsi
Una nuova frontiera di "scenari di esercizio" possibili. Il passaggio dall’elettrificazione standard al parco batterie montate sui Sirio consente di immaginare spostamenti in tramvia diversi. Vuoi la semplicità di non dover scendere dal tram, vuoi l’avanzamento tecnologico che non si vede a occhio nudo, ma c’è. La parola d’ordine è interscambiabilità delle linee tranviarie "senza dimenticare i canoni estetici che ci interessa tutelare", parola della sindaca Funaro. "Un progetto importante che consente anche di definire nuovi scenari di servizio e collegamenti diretti tra capolinea di linee diverse in modo da poter offrire un servizio pubblico sempre più efficiente", promette l’assessore Giorgio.
Che succederà in caso di vitoria del bando del ministero dei Trasporti? Semplice: installare sui 46 Sirio in circolazione le batterie sul tetto sblocca un parco mezzi completamente interoperabile, ovvero si potrà utilizzare i tram su tutte le linee, sia esistenti sia di prossima realizzazione, con tratti senza catenaria. Sarà quindi possibile definire percorsi più flessibili capaci di dare risposte sempre migliori alle richieste dell’utenza. In concreto si potranno attivare collegamenti nuovi che utilizzeranno più linee in modo alternativo. Palazzo Vecchio ha già fatto i compiti a casa, immaginando nuovi percorsi possibili: la tratta aeroporto-Rovezzano (che unisce la T2 e la 3.2.2 attraverso le fermate Valfonda-Fortezza della T1 e il tratto Lavagnini-Libertà della Vacs), la tratta Villa Costanza-Rovezzano (che unisce la T1 e la 3.2.2 attraverso la Vacs tra Lavagnini e Libertà), la tratta Careggi-San Marco (che unisce parte della linea T1 con la Vacs), aeroporto-Bagno a Ripoli (che unisce la T2 e la 3.2.1 attraverso le fermate Valfonda-Fortezza della T1 e il tratto Lavagnini-Libertà della Vacs), la tratta Villa Costanza-Bagno a Ripoli (che unisce la T1 e la 3.2.1 attraverso la Vacs tra Lavagnini e Libertà), la tratta Careggi-Bagno a Ripoli (che unisce parte della linea T1 con la 3.2.1).
Ma Giorgio ha detto di più, ovvero un aggiornamento su altri progetti candidati al bando del Mit: "Insieme al pacchetto batteria per i Sirio candideremo altri tre progetti su cui abbiamo lavorato con la Regione". Si tratta dell’acquisto di altri 8 tram per la linea 4 Leopolda-Piagge. Fondi richiesti? 29,5 milioni di euro. In canna c’è poi il prolungamento della T1 in direzione Meyer, due fermate in più per un tracciato che sfiora il chilometro (940 metri): una fermata intermedia Villa di Careggi e il capolinea all’ospedale Meyer. Costo previsto: 38,2 milioni euro, compresi due nuovi tram necessari per garantire la frequenza attuale. Infine, altri 70 milioni al Comune serviranno rispetto ai 300 complessivi per la linea 2.2 aeroporto-Sesto Fiorentino. Sei chilometri e mezzo di tracciato per 11 fermate, 9 Sirio nuovi con tanto di deposito da realizzare.
Fra.Ing.