ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Pronto soccorso, rivoluzione in Toscana: ecco il manager per evitare le attese

Tra le nuove figure anche l’infermiere che prenderà in carico tutti i pazienti per evitare intoppi nel percorso

L'interno di un pronto soccorso

Firenze, 23 marzo 2023 – Arrivano finalmente le misure d’urgenza della Regione destinate a salvare i pronto soccorso. Si interviene su un doppio fronte, con una delibera di giunta e con una proposta di legge studiate per modificare l’intero assetto organizzativo dell’ospedale che ruoterà attorno al pronto soccorso, che ne è la porta d’accesso.

I due testi sono già stati sottoposti al vaglio di aziende sanitarie, ospedaliere, sindacati. Ora in mano al governo clinico che entro il 6 aprile darà il proprio parare: se ci dovesse essere necessità di miglioramenti si potrà intervenire. Ma al più tardi dopo Pasqua la delibera sarà operativa, mentre la proposta di legge si avvierà al suo iter in consiglio regionale. Ecco alcune delle principali novità.

Due nuove figure

Al pronto soccorso verranno istituzionalizzate due nuove figure che avranno il compito di accorciare i tempi di attesa. Si tratta del bed manager e del flussista.

Chi sono

Il bed manager si dovrà occupare del reperimento dei posti letto nei reparti, in modo che i pazienti non stazionino a lungo all’interno dell’emergenza urgenza. Il flussista è un infermiere che predenrà in carico il paziente al suo ingresso e lo seguirà per tutto il percorso: qualora ci dovessero essere problemi burocratici, amministrativi o di attese troppo lunghe, interverrà per risolverli in tempo reale.

Esami

Ogni pronto soccorso dovrà avere un servizio radiologico dedicato. Dove non è possibile, i pazienti del pronto soccorso avranno priorità nella refertazione.

Guarda e tratta

Ogni pronto soccorso avrà un ambulatorio infermieristico dedicato al See and treat , ovvero al guarda e tratta. Dopo l’accoglienza e la valutazione al triage i pazienti che hanno bisogno di un intervento esclusivamente infermieristico andranno direttamente nell’ambulatorio degli infermieri per risolvere il problema (esempio: un catetere staccato).

Accesso diretto

Potenziamento del fast track , ovvero dell’accesso diretto agli ambulatori specialistici. Dopo la valutazione al triage ci andranno i pazienti che hanno bisogno di visite di ortopedia, pediatria, ostetricia - ginecologia, otorinolaringoiatria, oculistica, dermatologia, urologia, oncologia.

Utilizzatori abituali

Ci saranno percorsi specifici anche per i frequentatori abituali del pronto soccorso. Ci sono migliaia di persone che si presentano anche 50-60 volte all’anno. Un protocollo indica come comportarsi fra loro. In base alla patologia saranno presi in carico dagli ambulatori competenti. Se si tratta di pazienti con problemi psichiatrici saranno coinvolti gli specialisti della salute mentale, per i senza fissa dimora e le persone con disagio economico i servizi sociali.

Riconoscimento economico

Ai medici sarà anticipato un milione 360mila euro rispetto al rinnovo del contratto nazionale; stanziati due milioni di euro dedicati alla produttività aggiuntiva dei medici (il super straordinario) che passerà da 60 a 100 euro; 2 milioni e mezzo saranno destinati alla stabilizzazione del personale del 118.

Tutor

I medici che effettuano tutoraggio ai neoassunti e specializzandi saranno retribuiti (come attività formativa in orario di servizio a 5 euro l’ora) per massimo 450 euro al mese.

Neoassunti

I neoassunti in tutte le discipline afferenrti all’area medica per i primi due anni di servizio devono prestare il 50% del loro tempo-lavoro in pronto soccorso.