PIETRO
Cronaca

Pronto soccorso Servono medici e vanno trovati

Pietro

Dattolo*

Nei pronto soccorso della Toscana mancano oltre 200 medici di urgenza. Una carenza importante per la tutela quotidiana della salute dei cittadini. Per ovviare a questa carenza la Regione ha stabilito, attraverso una delibera, che i medici in organico ad altri reparti debbano prestare servizio anche al pronto soccorso. Vengono chiamati in causa specialisti di discipline equipollenti alla medicina d’urgenza, in particolare medicina interna, geriatria e chirurgia generale. E’ una scelta che sta agitando il mondo ospedaliero che ritiene si possa correre il rischio di destabilizzare l’organizzazione delle altre discipline, che si sguarnirebbero di personale medico. Inoltre, non si può chiedere a chi non svolge da anni un ruolo nel campo dell’emergenza di assumere questo incarico, con compiti anche complessi e ormai distanti dalle sue competenze.

La nostra proposta è quella di un dialogo con tutte le organizzazioni sindacali per arrivare ad un percorso condiviso. Solo un esempio: avevamo proposto con il Dipartimento della medicina e specialistica della AUSL Toscana Centro, in un’ottica di lavoro multidisciplinare, di delegare alcune attività del pronto soccorso ad altri professionisti impegnati in ospedale, rispettando però le loro specifiche competenze. Ad oggi la Regione ha optato invece per scelte diverse. Questo ha messo le organizzazioni sindacali sul piede di guerra. E qualcuno non è del tutto convinto che la delibera sia conforme agli indirizzi contrattuali e giurisprudenziali. Auspichiamo che l’assessorato della Salute si muova in una direzione differente, verso un ripensamento o quanto meno un’organizzazione che tenga conto maggiormente di quel l’interconnessione, fondamentale, tra il professionista e la sua specializzazione. Il pronto soccorso necessita di maggiore personale ma anche di una riorganizzazione che lo renda più funzionale.

*Presidente dell’Ordine

dei Medici di Firenze