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Proposta della Figc Toscana: "Punizione ma educativa. Stop alle maxi squalifiche"

Atleta under 15 è stato fermato quattro anni per aver aggredito l’arbitro. Il presidente Mangini: "Giustizia riparativa o il ragazzo rischia di smettere".

Paolo Mangini, presidente Crt-Figc

Paolo Mangini, presidente Crt-Figc

di Francesco Querusti

FIRENZE

Squalifica di 4 anni a un giocatore della categoria Giovanissimi regionali Elite Under 15 reo di aver aggredito l’arbitro. "Prima di tutto vorrei dire che questa sanzione è sicuramente afflittiva, forse oltremodo - interviene il presidente del Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd Paolo Mangini -, ma purtroppo aderente all’attuale dettato normativo. In casi come questo e anche in altre occasioni in cui le sanzioni disciplinari comportano periodi di squalifica molto lunghi, come per il giocatore dello Scandicci, sarebbe auspicabile che si potesse attuare quella che viene definita ‘giustizia riparatoria’".

Cioè?

"Fare in modo che parte, o tutto, il periodo di squalifica sia impiegato con finalità educative all’interno del mondo calcistico come per esempio la partecipazione al corso per arbitri, arbitraggio di gare della scuola calcio e altre attività didattiche".

Perché altrimenti che effetti si possono avere?

"Squalifiche molto lunghe che non prevedono misure educative di compensazione hanno l’effetto opposto allontanando i ragazzi dallo sport con il pericolo dell’abbandono e con tutti i rischi ad esso connessi. Sono convinto che questa sia l’unica strada per far riflettere i ragazzi sull’errore commesso e nello stesso tempo far maturare un diverso atteggiamento utile anche per la loro formazione di adulti".

Ci sono già delle iniziative?

"La Lnd, ormai già da più di un anno, ha proposto alla Federcalcio che si possa prevedere nuove norme del codice di giustizia sportiva per disciplinare i casi e le attività educative da svolgere in relazione all’applicazione della giustizia riparatoria".

Le società attuano dei momenti formativi?

"Sono a conoscenza che molti club organizzano al loro interno corsi di formazione per dirigenti, genitori e giocatori. Questo per sensibilizzare ai giusti rapporti con il direttore di gara".

E il Comitato promuove incontri tra società e arbitri?

"Tutti gli anni il Comitato, in collaborazione con il settore arbitrale, organizza all’inizio della stagione sportiva incontri fra rappresentanti delle società - capitano, allenatore e presidente - con i vertici dell’Aia regionale presieduta da Tiziano Reni. Quest’anno le squadre di Eccellenza hanno passato un’intera giornata con i direttori di gara in occasione del raduno che si è svolto a settembre a Chianciano. Vorremmo ripetere la stessa iniziativa in occasione del raduno di gennaio con i club di Promozione. Il settore arbitrale ha promosso incontri nella stagione sportiva scorsa con singole società".