Protesta degli addetti delle strutture sanitarie

150.000 addetti alle strutture socio-sanitarie in Toscana protestano per il rinnovo contrattuale. L'assessore Spinelli sostiene l'importanza di adeguati stipendi per garantire qualità nei servizi.

Protesta degli addetti delle strutture sanitarie

Protesta degli addetti delle strutture sanitarie

Sono 150.000 in Toscana gli addetti di strutture socio-sanitarie e di assistenza alla persona associate all’Uneba, in attesa dal rinnovo del contratto. Ieri hanno protestato davanti alla Regione Toscana a Firenze. Dopo l’incontro con i rappresentanti sindacali, l’assessore regionale al welfare Serena Spinelli (nella foto) ha spiegato che la Regione condivide "la battaglia dal punto di vista dell’adeguatezza del contratto e dello stipendio. Riteniamo che all’adeguatezza del contratto corrisponda anche la qualità del servizio perché dove si lavora meglio si produce anche maggior qualità". "Questi lavoratori - ha proseguito - svolgono un lavoro essenziale. Abbiamo condiviso con i sindacati una preoccupazione complessiva perché noi dipendiamo dagli stanziamenti nazionali rispetto ai servizi. Riguarda il fondo sanitario con cui, in parte, paghiamo questo tipo di servizi. Un fondo che non è più adeguato all’inflazione".