REDAZIONE FIRENZE

Protesta Ncc contro la riforma dei trasporti di Salvini: scontro sul Foglio di servizio elettronico

Gli Ncc protestano contro la riforma di Salvini che introduce il Foglio di servizio elettronico e nuove restrizioni.

Clacson, fischi e cartelli. Ncc sul piede di guerra. Protesta e flashmob contro la legge Salvini

La protesta degli autisti degli Ncc contro la riforma voluta dal ministro Salvini

E’ furia Ncc contro la riforma del settore in chiave anti-abusivi targata Salvini. Una protesta, quella di ieri, che ha coinvolto tutta Italia e dunque la Toscana (in regione ci sono almeno 1.500 imprese legate agli Ncc coinvolte): a Firenze in molti si sono presentati in piazza Duomo, con i loro mezzi, e sono stati ricevuti prima in Regione e poi in prefettura. Una protesta rumorosa visti i clacson che hanno strombazzato per svariati minuti.

Nel mirino c’è, in particolare, il Dm 226/2004, dell’ottobre scorso, che ha introdotto il Foglio di servizio elettronico. Dopo la pubblicazione di una circolare tecnica a inizio dicembre, la nuova normativa entrerà in vigore a inizio gennaio, con diverse novità duramente osteggiate dagli Ncc, tra cui quella dello stop forzato di 20 minuti tra un servizio e l’altro, e l’obbligo di comunicare al Mit dati su clienti e tragitto.

E la protesta è pure contro la recente sentenza della Corte di Cassazione che consente alle agenzie di viaggio di fare servizio di trasporto turisti. Gli Ncc – a organizzare il flash mob sono stati Azione Ncc, Comitato Air, 8.0 e Sistema Trasporti - gridano allo scandalo sostenendo che "ad avere vantaggi sono solo i tassisti" e affermando che "per il ministro Salvini e la Cassazione siamo fantasmi. Chiediamo al governo di fermare questi provvedimenti che infliggono punizioni pesanti ad aziende e operatori che pagano le tasse regolarmente".

Giorgio Dell’Artino, presidente del comitato Air e membro dell’associazione nazionale ‘Muoversi’, sostiene che "Salvini con questo decreto sta chiedendo a noi di censire i nostri clienti. È una schedatura ed è inaccettabile, viola qualsiasi principio della privacy. Tutto è fatto per far un favore all’altra categoria: i tassisti stanno avendo un grandissimo beneficio, non vengono controllati come noi". E proprio Dell’Artino, ironizzando, afferma che il vero acronimo di Ncc non è "noleggio con conducente" ma "non contiamo niente", in riferimento alla "mancanza di attenzioni" da parte del governo.

Leonardo Frullini, presidente dell’Associazione 8.0, sottolinea che la protesta è "contro una emanazione di un decreto interministeriale che vuole mettere il foglio di servizio elettronico, una norma bruttissima che di fatto blocca, da gennaio, tutto il comparto Ncc". Per Marco Carraresi della Cna la protesta "è contro uno scellerato ministro che ha emanato uno scellerato decreto legge che mette a rischio migliaia di imprese e posti di lavoro".

A difendere la categoria dei tassisti è il presidente nazionale di Uritaxi Claudio Giudici: "Molti Ncc oggi non protestano perché anch’essi, come i taxi, chiedono regole contro l’illegalità – attacca -. Gli Ncc che invece oggi protestano o sono irregolari o sono male informati, o addirittura sono con titoli falsi come emerso proprio oggi da un processo in corso riguardante 900 autorizzazioni Ncc false. È incredibile che, nonostante gli interventi del Governo, alcuni di loro stiano manifestando".

Secondo Giudici "Il governo in realtà ha ampliato i margini di manovra rispetto a quanto previsto dalla normativa primaria per gli Ncc. Per quanto riguarda i tempi di attesa di 20 minuti tra un servizio e l’altro, la normativa stabilisce che gli Ncc, in quanto servizio da rimessa, non possano acquisire un servizio su piazza come un taxi ma debbano acquisirlo appunto dalla propria rimessa comunale. Invece il Governo gli sta consentendo, di fatto, di poterlo acquisire anche su piazza, basta che sia decorso un tempo ‘congruo’ dalla fine dell’ultimo servizio, per far rientro in rimessa".