BARBARA BERTI
Cronaca

Protesta pro-Palestina . Manifestanti bloccano l’accesso al Duomo. Chiusi tutti gli ingressi

Un centinaio tra studenti, lavoratori e sindacalisti piazzati davanti "Non si può ammirare la bellezza, è in corso un genocidio". L’Opera serra le porte. Dimostrazioni anche davanti alle aziende. .

Manifestano per la Palestina libera bloccando l’accesso al Duomo di Firenze e mandando via i turisti. E’ accaduto ieri nel primo pomeriggio quando un gruppo di manifestanti pro-Palestina, insieme ad alcuni rappresentanti del sindacato SiCobas, hanno improvvisato una manifestazione per tenere alti i riflettori su quanto sta accadendo in Medioriente. Il gruppo, circa un centinaio di manifestanti, definitisi in uno striscione come studenti e lavoratori, ha esposto cartelli e bandiere della Palestina e poi è passato in azione. "I sindacati palestinesi chiamano. Firenze e la Piana rispondono" recita il messaggio dei SiCobas, facendo sapere che "tanti hanno risposto oggi (ieri, ndr) all’appello alla mobilitazione e sciopero lanciato dai sindacati palestinesi contro il genocidio in corso a Gaza". Così, ieri nella giornata della sciopero generale, si sono svolte diverse iniziative a sostegno del popolo palestinese, iniziative "che hanno visto la convergenza di lavoratori del distretto tessile e della Piana fiorentina e studenti".

Sotto lo slogan "Non si può ammirare la bellezza mentre è in corso un genocidio" il gruppo di manifestanti ha bloccato per circa mezzora gli accessi al Duomo di Firenze, compreso l’ingresso della cupola del Brunelleschi. E, quindi, i turisti non hanno potuto visitare la cattedrale di Santa Maria del Fiore, anche se l’avevano prenotato e il personale dell’Opera del Duomo ha dovuto fronteggiare il blocco ai turisti della porta per la Cupola.

"Con questa iniziativa denunciamo le complicità del governo italiano con i crimini contro l’umanità del governo Netanyau" spiegano i manifestanti. "Da più di un mese, nella striscia di Gaza, la popolazione civile è bersaglio di bombardamenti indiscriminati che non hanno risparmiato ospedali, scuole, campi profughi, colonne di civili in fuga, ambulanze. Interi quartieri sono stati già rasi al suolo. Il blocco all’ingresso di aiuti umanitari e carburante sta portando a una crisi umanitaria senza precedenti, sotto gli occhi di tutto il mondo" proseguono i manifestati. Secondo loro "l’astensione dell’Italia all’Onu sulla mozione per un cessate il fuoco è una vergogna per il nostro paese". Il gruppo pro-palestina spiega anche che "mentre a Gaza continua l’inferno, il Cisgiordania aumenta la violenza dei coloni e dell’esercito occupante israeliano nei confronti della popolazione palestinese sempre più espropriata violentemente di terre, case e diritti. Solo la fine dell’occupazione coloniale delle terre palestinesi può riportare pace e giustizia". Nel corso della giornata sono continuate poi le azioni di protesta per "segnalare la connivenza con Israele di aziende come Carrefour, Mc Donald’s e Burger King, contro cui è in corso un boicottaggio".