I professori in attesa di cattedra protestano. Domani sit-in in via Mannelli

La protesta è sostenuta dalla Cgil. “In Toscana, assunzione di soli 2.367 docenti a fronte di 3.400 posti vacanti”

Emergenza in cattedra, si profila un inizio di anno scolastico con ritardi nelle nomine di docenti e personale

Emergenza in cattedra, si profila un inizio di anno scolastico con ritardi nelle nomine di docenti e personale

Firenze, 30 agosto 2024 – La Flc Cgil Toscana esprime pieno sostegno alla protesta dei docenti idonei al concorso del 2020, che stanno dando vita a numerose iniziative di mobilitazione in tutta Italia. Tra queste, spicca il flash mob che si terrà domani, venerdì 30 agosto, alle ore 11 di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, in via Mannelli 113 a Firenze.

La protesta nasce dalla decisione del Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, di limitare le assunzioni del personale docente a sole 45.000 unità, nonostante vi siano oltre 64.000 posti liberi e vacanti in tutta Italia. Questa scelta, che penalizza gravemente chi ha superato con successo le prove concorsuali, sta generando forte malcontento tra i docenti che rischiano di rimanere in una situazione di precarietà. In Toscana, la misura si traduce nell'assunzione di soli 2.367 docenti a fronte di 3.400 posti vacanti.

La Flc Cgil ha criticato aspramente questa decisione, definendola ingiusta e dannosa non solo per i docenti, ma anche per l'intero sistema scolastico, sempre più in mano a prof precari. "Questa scelta ministeriale estromette dal ruolo chi ha superato le prove concorsuali, prolungando ulteriormente la precarietà di migliaia di insegnanti. Il tutto avviene con l’alibi del Pnrr, che prevede l’indizione di nuovi concorsi già dal prossimo autunno", ha dichiarato il sindacato in un comunicato.

A livello nazionale, la Flc Cgil ha ripetutamente denunciato le conseguenze negative di questi provvedimenti, soprattutto per gli idonei del concorso 2020. In linea con la sua azione sindacale, la Flc Cgil Toscana non solo condivide le ragioni della protesta, ma sostiene attivamente le iniziative di mobilitazione in corso. Il sindacato si impegna a perseguire tutte le strade possibili per ottenere un piano di reclutamento che rispetti le legittime aspettative dei docenti "in sospeso", inclusi coloro che hanno partecipato con successo al concorso Pnrr 2023.

In questo contesto, la Flc Cgil intende aprire un confronto diretto con le forze parlamentari e con la Commissione europea per sollecitare un intervento che possa garantire stabilità al sistema scolastico italiano e giustizia per i docenti coinvolti.