"L’ennesimo cambio di dirigente ad anno scolastico iniziato sarebbe deleterio. Abbiamo bisogno di un po’ di continuità". Si sono riuniti in presidio ieri mattina i docenti del liceo Machiavelli-Capponi. In tutto, oltre cinquanta i professori che hanno animato la protesta sfruttando le ore libere, dato che la didattica è proseguita normalmente. Il rischio che l’attuale dirigente reggente, Francesco Giari, venga sostituito in breve tempo da un vincitore dell’ultimo concorso è alto.
"Tutto legittimo, per carità, ma questo liceo ha bisogno di un po’ di stabilità, dopo che dal 2016 ha visto avvicendarsi ben sei diversi presidi", dicono i professori che hanno inviato una lettera all’Ufficio scolastico pronviciale che è stata firmata da oltre due terzi del personale. L’obiettivo è ottenere la conferma di Giari fino a giugno. "Non possiamo permetterci di ricominciare daccapo, a novembre, con un nuovo preside", dice Silvia Cardini, rappresentante Rsu della Cgil scuola.
"La nostra titolare, Anna Pezzati, sta legittimamente ricoprendo altri incarichi – prosegue Cardini –. Ma la nostra situazione merita un occhio di riguardo e l’Ufficio scolastico regionale ha la possibilità di salvaguardare la continuità della nostra dirigenza".
"Abbiamo finalmente un preside che conosce la nostra scuola – aggiunge la docente Sonia Livi –. Se dovesse arrivare un’altra persona, andrebbe vanificato il lavoro svolto finora. Un dirigente alla prima esperienza incontrerebbe enormi difficoltà, soprattutto perché verrebbe probabilmente da fuori Firenze e dovrebbe confrontarsi con le specificità del nostro istituto".
"L’ennesimo pasticcio del Ministero – attacca Emanuele Rossi, segretario provinciale Flc-Cgil, che ha partecipato al presidio –. Siamo felici del fatto che quello sfortunato concorso sia arrivato a fine, ma non tutti gli istituti sono uguali. L’Ufficio scolastico regionale ha la facoltà di salvaguardare le situazioni più delicate. È il caso del Machiavelli. Ci auguriamo che l’amministrazione scolastica mantenga l’attuale reggente, visto che finalmente la scuola sta trovando un equilibrio. Speriamo con tutto il cuore che non si ripeta quel dannoso risiko di presidi innescato la scorsa primavera dall’allontanamento dall’Alberti-Dante della preside Urciuoli".
Da parte sua, Giari ci tiene a precisare "che l’iniziativa è esclusivamente del personale docente", ma evidenzia anche lui "la poca opportunità di cambiare dirigenza adesso, in una scuola così complessa. Ovviamente mi rimetto alle decisioni dell’Ufficio scolastico", conclude il reggente.
È un periodo particolarmente delicato per l’istituto. Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre, infatti, è crollata una porzione di intonaco in un corridoio del secondo piano. Per gli studenti è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Come diretta conseguenza, pochi giorni fa, i ragazzi hanno fatto sciopero e sono andati in corteo fino alla Metrocittà per chiedere soluzioni definitive per il loro istituto e non più interventi tampone.
"La sicurezza della scuola è una priorità", hanno ribadito gli aderenti al collettivo che, adesso, potrebbero organizzare un’iniziativa insieme ai colleghi del Da Vinci dove invece è stata riscontrata una crepa venerdì, con tanto di evacuazione per motivi di sicurezza.
E.G.