Oltre 700 tra uomini e donne scendono in campo per tutelare un territorio che conta una popolazione di 60 mila persone: Bagno a Ripoli, Rignano e Figline e Incisa Valdarno fanno squadra e uniscono le forze sul fronte della protezione civile. Attraverso una convenzione, hanno dato al Centro intercomunale di Protezione civile Arno sud-est fiorentino il compito di coordinare e gestire in maniera associata le emergenze e tutte le attività di prevenzione.
Un settore delicato, sempre più importante viste anche le ultime emergenze legate a eventi meteorologici: basti pensare alle folate di vento che tre giorni fa hanno fatto cadere un pioppo su uno scuolabus a Rignano (10 feriti di cui 8 bambini, nessuno grave) o le alluvioni che hanno colpito di recente le frazioni di Antella e Grassina a Bagno a Ripoli.
Il "patto" tra Comuni non è una novità, ma è stato rinnovato anche col coinvolgimento dei nuovi amministratori dei tre Comuni: è stato sottoscritto dal sindaco di Bagno a Ripoli (capofila del progetto) Francesco Pignotti e dai colleghi Valerio Pianigiani (Figline e Incisa Valdarno) e Giacomo Certosi (Rignano sull’Arno).
Presenti anche gli assessori alla protezione civile di Figline e Incisa e Rignano, rispettivamente Dario Picchioni e Francesco Martini, e i responsabili di protezione civile Roberto Fanfani, Samuele Fontani e Mauro Tempesta. Il Centro intercomunale si occuperà della tutela dei tre territori a tutto tondo: dalla stesura dei piani di protezione civile al coordinamento in campo operativo, dalla gestione delle emergenze fino all’attivazione della macchina del volontariato che nei tre Comuni conta, appunto, oltre 700 persone.
Come già successo nel recente passato, è anche a disposizione di eventi di rilevanza nazionale, pronto a partire per dare un aiuto concreto in tutta Italia, laddove c’è bisogno. Importante anche il fronte sensibilizzazione e formazione, con esercitazioni periodiche e attività nelle scuole e per i cittadini per diffondere la cultura della prevenzione.